Investì e uccise pensionato Chiesto l’omicidio stradale

L’incidente avvenne lo scorso anno a Crotone, il pm: processo per l’automobilista di 45 anni

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di Rosario Palazzolo

Il colognese Antonio Leonardo morì il 21 agosto del 2020 in un incidente stradale avvenuto nelle strade di Crotone. Ora il conducente della vettura che investì il pensionato di Cologno Monzese potrebbe andare a processo per omicidio stradale. Il 27 aprile prossimo, al tribunale di Crotone si terrà l’udienza preliminare nella quale dovrà comparire un 45enne crotonese. A conclusione delle indagini preliminari, Ines Bellesi, pubblico ministero della Procura di Crotone titolare del fascicolo ha chiesto il processo sulla base delle indagini condotte in questi mesi L’anziano, ex operaio da tempo residente a Cologno dove aveva lavorato una vita alla Magneti Marelli, era originario di Crotone, dove aveva vissuto per quarant’anni prima di trasferirsi nel milanese.

Nonostante gli 83 anni, ogni estate faceva ritorno al paese per trascorrere qualche settimana di vacanza. La sera del 21 agosto del 2020, un giorno dopo aver compiuto gli 83 anni, è stato investito in via Miscello Da Ripe. Non era sulle strisce pedonali, come è stato accertato dalle forze dell’ordine, ma in realtà le strisce non erano presenti nel raggio di cento metri, come ha accertato dalle perizie successive all’incidente. Gli accertamenti hanno invece consentito di accertare che la Toyota Auris sulla quale viaggiava l’indagato, avrebbe colpito l’uomo a una velocità di 52 chilometri orari, dato verificato con la "scatola nera" presente nel veicolo. L’automobilista non avrebbe frenato semplicemente perché non si sarebbe accorto della presenza in strada del pensionato. Nella richiesta di rinvio a giudizio dovranno essere valutate le condizioni di visibilità della strada, ma soprattutto la dinamica dell’impatto che, secondo le perizie non avrebbe lasciato alcuno scampo all’anziano, che si trovava nella fase finale dell’attraversamento della strada. La figlia Alessandra e i nipoti dell’anziano sono stati assistiti dallo Studio3A che ha ottenuto il risarcimento pieno da parte della compagnia di assicurazione della vettura, ma ora, come affermando i loro legali, si aspettano anche una risposta in sede penale.

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