Il TMax taglia in due Milano nel cuore della notte. Semafori bruciati. Incursioni a tutta velocità nelle strade della movida. Folli manovre per seminare gli inseguitori. Dietro ci sono le macchine dei carabinieri a tallonare lo scooter che ha saltato l’alt in via Farini. Dopo una ventina di minuti ad altissima tensione, alle 4, il motorino va a sbattere contro il marciapiedi, dalla parte opposta della città: il passeggero viene scaraventato contro il sostegno dell’insegna di un distributore di benzina. L’impatto è violentissimo, anche perché il ragazzo avrebbe perso il casco durante la fuga. Muore così Ramy Elgaml, 23 giorni prima di compiere 20 anni, scappando non si sa ancora bene perché insieme all’amico ventiduenne tunisino poi arrestato per resistenza e indagato per omicidio stradale.
Una fine tragica che innesca la rabbia di amici e conoscenti del quartiere Corvetto. Poco dopo le 17, un centinaio di persone si ritrova sul luogo dello schianto: accendono fumogeni e petardi e srotolano lo striscione "Verità per Ramy", accusando i carabinieri di aver provocato la morte del diciannovenne. Il traffico è paralizzato: una Mercedes supera un pullman in coda alla manifestazione improvvisata, ma nella manovra, racconta una versione ancora da confermare, investe quattro giovanissimi di età compresa tra 11 e 19 anni, che riporteranno ferite lievi. Scatta la reazione: il suv viene fermato per pochi secondi, giusto il tempo di strappare la targa del veicolo e il cellulare al conducente. In un secondo momento, l’auto, abbandonata dagli occupanti, viene nuovamente accerchiata e vandalizzata: le foto mostrano i vetri in frantumi e la carrozzeria ammaccata dai calci. Servirà l’intervento del Reparto mobile della polizia per riportare la calma.
Passo indietro. La ricostruzione ci riporta alle 3.30 di ieri: due militari del Radiomobile, di pattuglia dalle parti di corso Como, incrociano il TMax e notano che il conducente indossa un passamontagna sotto il casco. A quel punto, decidono di controllarlo, ma il giovane alla guida accelera. Inizia in quel momento la corsa che si concluderà al Vigentino: lo scooter imbocca il tunnel di Porta Nuova dal lato sbagliato, per poi dirigersi verso la periferia sud dopo aver attraversato il centro contromano.
All’incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti, il TMax esce di strada: nella scivolata, Elgaml finisce a terra. Il colpo alla testa è devastante: il trasporto d’urgenza al Policlinico non basta. Anche l’auto dei militari è stata danneggiata, nella parte anteriore sinistra, dall’urto col palo di un semaforo; i due carabinieri, 37 e 38 anni, verranno a loro volta accompagnati in ospedale. Il conducente (senza patente) del TMax, precedenti come la vittima per droga e reati contro il patrimonio, viene ricoverato al San Carlo: non è grave, e a valle degli accertamenti investigativi viene ammanettato. In tasca ha una catenina d’oro spezzata, mille euro, uno spray al peperoncino e un coltello: collanina e soldi fanno pensare a una rapina, ma in assenza di denunce e riscontri immediati non gli sono stati al momento contestati altri reati. La parte di indagine sull’incidente è materia per i vigili, che passano al setaccio i filmati per certificare la dinamica e verificare, tra le altre cose, se ci siano stati contatti tra i veicoli.