Maurizio Vitale, il cittadino-eroe che insegue in monopattino la ladra

Grazie al suo intervento ha salvato il vicino di casa da un tentativo di furto: "Non ci ho pensato un attimo"

Milano - Sono riuscite a intrufolarsi a casa di un anziano poco prima di mezzanotte dopo averlo puntato fuori da un supermercato qualche ora prima. "Hai dei vestiti usati?", gli hanno chiesto al citofono di viale Faenza, a Milano. E Salvatore Fratantonio, che compirà 85 anni domani, non più lucido come un tempo, ha aperto ingenuamente. Mentre una lo distraeva, l’altra apriva mobili e rovistava alla ricerca di oggetti da rubare. Ma alle due è andata male perché il trentaduenne Maurizio Vitale, vicino di casa dell’anziano, si è accorto del furto ed è intervenuto facendole scappare e inseguendole in strada di notte col suo monopattino elettrico. Nel frattempo ha chiamato il 112, indicando la posizione alla polizia e consentendo agli agenti del commissariato Scalo Romana, coordinati dal dirigente Achille Perone, di arrestare una delle due: una trentaquattrenne di etnia rom, con precedenti.

Come si è accorto di cosa stava accadendo?

"Abito sullo stesso piano con mia moglie e tre figli. Mia madre, in un altro appartamento vicino. È stata lei, rientrando dal lavoro alle 23.30, ad accorgersi di qualcosa di strano: dalle finestre interne siamo riusciti a vedere una donna ( la trentaquattrenne, come si è scoperto in seguito, ndr ) che apriva mobili della sala e prendeva oggetti. L’altra, abbiamo poi constatato, era chiusa in cucina con l’ottantacinquenne e lo distraeva. Io non ci ho pensato un attimo: sono uscito e mi sono fiondato in quella casa".

Come hanno reagito le due donne?

"Hanno cercato di giustificarsi dicendo che il signore aveva voluto far loro dei regali. A terra c’era un sacco riempito di pentole, vestiti e scarpe. Naturalmente io non ci ho creduto. Loro si sono messe a urlare e sono scappate, lasciando peraltro il “bottino“ abbandonato sul pavimento. Entrambe sono riuscite a prendere l’ascensore e io a quel punto sono sceso correndo per le scale, dal settimo piano fino al piano terra. Non volevo farle scappare".

E a quel punto?

"Una volta giù, ho visto le due donne che correvano. Allora ho preso il mio monopattino elettrico e le ho inseguite. Si sono separate. Una, la più giovane, è riuscita a fuggire, mentre l’altra no: le sono stato con il fiato sul collo fino in viale Famagosta. Ed ero già al telefono con il 112, così ho potuto indicare agli agenti la posizione esatta. La Volante è arrivata in pochi minuti e ha bloccato la donna che correva, arrestandola".

Non ha avuto paura?

"Mai. Non ci ho pensato due volte a intervenire: non ho mai voltato la testa dall’altra parte e mai lo farò. Ho fatto del bene aiutando una persona fragile, che sta passando un brutto momento. Tornassi indietro lo rifarei all’istante. E poi ho “l’occhio allenato“: ho lavorato come addetto alla sicurezza in un supermercato. Ho capito subito che quelle due erano pericolose".

Ora di cosa si occupa?

"Lavoro sempre nella grande distribuzione, ma con un’altra mansione".

L’anziano l’ha ringraziata?

"Altroché. Ma io ho solo seguito l’istinto".

 

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