Smog, Legambiente: a Milano livelli di Pm2.5 che non si vedevano dal 2017 ma era tutto previsto

“Non stiamo parlando di un fulmine a ciel sereno, già la scorsa settimana informavano del rischio di raggiungere livelli di PM10 analoghi a quelli effettivamente misurati”.

Milano, 19 febbraio 2024 - Inquinamento dell’aria alle stelle e veleni politici sia sui dati Arpa che sulle responsabilità istituzionali. Intanto Milano registra picchi di smog che non si vedevano dal gennaio 2017 “con i dati Arpa che, ieri, hanno fatto registrare livelli di PM2.5 di 118 microgrammi/ come media giornaliera, un valore 24 volte più alto dei livelli raccomandati dall’Oms su base annuale “, spiega Legambiente Lombardia.

“Non stiamo parlando di un fulmine a ciel sereno, ma di un episodio da tempo previsto dai servizi meteorologici, che già la scorsa settimana informavano del rischio di raggiungere livelli di PM10 analoghi a quelli effettivamente misurati”.

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Legambiente ricorda anche che nel 2023, “secondo l’ultimo report di “Mal’aria di città”,18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Ben 16 delle 18 città si trovano nel bacino padano e 6 sono lombarde: Mantova 62, Milano 49, Cremona 46, Lodi 43, Brescia e Monza 40. I dati per questo inizio 2024, rilevati da Arpa e elaborati da Legambiente Lombardia, fanno temere, per le città della Lombardia, un 2024 decisamente peggiore”.

La cortina di smog che avvolge Milano
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La critica alla Regione

Su scala regionale, fino ad oggi non è stata prevista nessuna limitazione nemmeno per l'attività che maggiormente contribuisce all'aumento del particolato sottile, ovvero lo spandimento di liquami zootecnici, in tutti i campi lombardi. Siamo al paradosso di dover attendere che si concluda un’emergenza conclamata, oltre che chiaramente prevedibile, in Lombardia così come nel resto del bacino padano, per attivare quelle procedure emergenziali che dovrebbero servire a prevenirla! Il protocollo regionale, infatti, prevede che le misure di prevenzione e di limitazione si attivino dopo almeno cinque giorni di superamento , con relativo accumulo degli inquinanti. Da domani, quando le condizioni meteo sono date in miglioramento, si attiveranno quindi le misure di primo livello. In Lombardia la salute dei cittadini non aspetta tempi lunghi solo per ottenere una diagnosi, visti i tempi del sistema sanitario; ma anche per evitare, con misure preventive, che quella diagnosi debba essere richiesta”.

Milano e la cortina di smog
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La critica al sindaco Sala

Le cose non vanno meglio a livello cittadino. In una intervista nella quale i giornalisti chiedevano un commento sulla recente classifica nella quale Milano sarebbe oggi la seconda città più inquinata al mondo tra quelle che ne compongono il campione, il sindaco Sala si è detto “seccato” di rispondere alle domande  su una questione come questa. Lasciando da parte le classifiche ma guardando i fatti, il Comune di Milano non ha da parte sua ritenuto di fare qualcosa di diverso che aspettare le direttive regionali. Cioè, nulla, al di là delle pur necessarie politiche di lungo periodo, che però se non sono sufficienti in condizioni ordinarie, sono del tutto inutili a fronteggiare una emergenza sanitaria”.

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