Due pedoni investiti in meno di 24 ore. L’ultimo ieri sera, poco dopo le 21.30, preso in pieno da un taxi mentre attraversava piazzale Tripoli. Sono gravissime le condizioni del giovane, di 25 anni, che è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. L’incidente è avvenuto all’altezza di viale Bezzi: la dinamica è ancora da accertare ma secondo quanto rilevato al momento dalla polizia locale il taxi avanzava lungo la corsia preferenziale in direzione piazzale Lodi quando ha travolto il pedone, in corrispondenza di via Sardegna. In base a quanto appreso, l’impatto sarebbe avvenuto a un incrocio regolato da semaforo: uno dei due sarebbe quindi passato con il rosso. Il tassista, che avrebbe spiegato di aver visto spuntare il pedone all’improvviso senza riuscire a frenare in tempo, si è subito fermato a prestare soccorso. Immediato l’arrivo dell’ambulanza: gli operatori si sono resi conto delle condizioni critiche del 25enne e l’hanno trasportato d’urgenza in ospedale.
Gravissimo anche un giovane di 26 anni investito poco prima delle 3 di notte tra sabato e domenica in via Chiesa Rossa, travolto mentre attraversava la strada da una Dacia Sandero che arrivava a velocità sostenuta. È avvenuto all’altezza del civico 81 dove si trova un locale che resta aperto fino alle quattro. L’esatta dinamica è al vaglio della polizia locale: stando a una prima ricostruzione sembra che la Dacia, guidata da un 22enne di origine peruviana, stesse viaggiando dal centro in direzione periferia, mentre il 26enne attraversava la strada. L’impatto è stato violentissimo: il 26enne è stato prima travolto e poi sbalzato per 18 metri, atterrando sull’asfalto. Immediati i soccorsi. Il primo che si è fermato per chiamare il 118 è stato l’automobilista. Sono intervenute due ambulanze e un’automedica, ripartite in codice rosso. Il 26enne è stato intubato e accompagnato dall’ambulanza al Niguarda; vari i traumi, soprattutto al bacino e agli arti inferiori. Le sue condizioni sono stabili e ora è ricoverato in prognosi riservata. Il conducente della Dacia ha detto di non aver visto il pedone che al momento dell’impatto era già a metà carreggiata e non è riuscito a evitarlo. Qualche elemento utile potrebbe arrivare dalle telecamere della zona. Ancora da capire a che velocità viaggiasse l’auto; più avanti rispetto al luogo dell’incidente, lungo via Chiesa rossa, c’è un autovelox.
"Ci vuole la città a 30 chilometri all’ora" commenta Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde in Comune. A Milano il dibattito sulla sicurezza stradale è ormai accesso fra favorevoli e contrari alla velocità rallentata, alle isole pedonali, alle piste ciclabili. Questi due incidenti sono gli ultimi di una lunga serie: da febbraio a oggi, a Milano hanno perso la vita 12 pedoni.
Marianna Vazzana
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