Imbrattata la statua di Montanelli: "Razzista stupratore"

Il raid in via Palestro: scritta offensiva alla base del monumento e i segni tracciati con vernice rossa. Fontana: odio e astio dominanti

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"Razzista stupratore", la scritta nera alla base. E quattro barattoli di vernice rossa rovesciati sul monumento. Imbrattata nel tardo pomeriggio di ieri la statua dedicata al giornalista Indro Montanelli ai giardini pubblici di via Palestro che portano il suo nome. Un raid che arriva alla fine di una settimana in cui quell’opera è finita ancora una volta al centro delle polemiche, per via della lettera con la quale i Sentinelli di Milano – sull’onda delle proteste seguite in tutto il mondo all’omicidio di George Floyd a Minneapolis – ne hanno chiesto la rimozione al sindaco Giuseppe Sala.

Il motivo? "Fino alla fine dei suoi giorni – il post su Facebook – ha rivendicato con orgoglio il fatto di aver comprato e sposato una bambina eritrea di dodici anni perché gli facesse da schiava sessuale, durante l’aggressione del regime fascista all’Etiopia. Noi riteniamo che sia ora di dire basta a questa offesa alla città e ai suoi valori d in emocratici e antirazzisti". Il primo cittadino ha detto la sua in maniera molto chiara nell’intervista al Giorno pubblicata venerdì: "Non sono favorevole alla rimozione della statua di Montanelli. Penso che in tutte le nostre vite ci siano errori. E quello di Montanelli lo è stato. Ma Milano riconosce le sue qualità, che sono indiscutibili". Ieri è andato in scena il blitz: ignoti hanno scritto le offese con una bomboletta spray e poi hanno tirato la vernice rossa, lasciati nelle vicinanze insieme ad alcuni sacchetti di carta. Sul caso verranno effettuati accertamenti investigativi per identificare gli autori dell’imbrattamento. Ieri sera, intanto, il governatore lombardo Attilio Fontana ha commentato: "Proprio non ci siamo. L’odio, la cattiveria e l’astio sono sempre più dominanti sul confronto civile e democratico. C’è da preoccuparsi seriamente".

Sempre ieri, prima che avvenisse il raid, il circolo 02PD ha lanciato una raccolta firme per dedicare una statua a Fernanda Pivano, traduttrice e scrittrice a sua volta. "Grazie a lei abbiamo potuto conoscere molti autori d’oltreoceano: da Ernest Hemingway a Jack Kerouac, da Allen Ginsberg a Erica Jong", ha sottolineato il segretario del circolo Massimo Scarinzi.M.Min.

N.P.

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