Ruben
Razzante*
Nel settore bancario i canali digitali stanno conoscendo un ampliamento ragguardevole. Il rapporto tra istituti di credito e clienti si è intensificato grazie al web e alle app, che semplificano le transazioni e rendono più fluidi i movimenti
finanziari. I device tecnologici rappresentano per i cittadini il mezzo più utilizzato per accedere ai servizi on-line con facilità. Secondo uno studio dell’Osservatorio Digital Banking di ABI Lab, in Italia il 97,3% degli utenti Internet tra i 16 e i 64 anni possiede uno
smartphone e il 92,5% degli utenti Internet lo utilizza per accedere ai servizi digitali.
In generale l’accesso al web è diventato così pervasivo nella vita degli italiani che la
media giornaliera di utilizzo di Internet ammonta a oltre sei ore.
Le banche, al pari di altri soggetti finanziari, stanno facendo leva sulla tecnologia per innovare la propria offerta di prodotti. In particolare stanno puntando sul digital
onboarding, inteso come il processo digitale per accogliere nuovi clienti tramite un sistema di identificazione e certificazione delle identità sicuro, facile e affidabile. Per
la verifica dei documenti dei clienti le banche stanno sempre più adottando soluzioni
automatizzate che consentono una gestione più snella ed efficiente di tali incombenze. Il riconoscimento basato sull’interazione con l’operatore si conferma come la modalità a cui le banche fanno maggiormente ricorso attualmente (nel 44%
dei casi tramite Internet Banking, nel 33% tramite Mobile). L’identità digitale sta
acquisendo un peso sempre maggiore come leva tecnologica per l’identificazione a
distanza ed è stata introdotta dal 61% delle banche tramite Internet Banking e dal
39% tramite Mobile.
Si nota inoltre una crescita costante nel numero medio di app offerte dalle banche,
dovuta in particolare alla presenza di app dedicate ad ambiti specifici (es.
pagamenti, gestione carte).
*Docente di Diritto
dell’Informazione
Università Cattolica