GABRIELE
Cronaca

Il treno puntuale, il capotreno e quella signora che legge un libro... di carta

Un viaggiatore racconta un'esperienza positiva in treno: puntualità, cortesia del capotreno e una signora che legge un libro di carta. Si riflette sulla mancanza di biblioteche sui treni in Italia.

Moroni

Questa volta do una bella notizia. Una quindicina di giorni fa, dovendo prendere il treno a Varese con destinazione Tradate, ho vissuto un’odissea tra ritardi e cancellazioni a causa di un incidente mortale avvenuto quella stessa mattina a Saronno.

Questa volta stesso percorso ma di pomeriggio e sempre per Tradate. Il treno delle 16.16 è stato puntualissimo, i display erano funzionanti così come l’audio che avvertiva delle varie fermate. Per di più, finalmente, cosa assai rara per la verità, ho incontrato un gentilissimo capotreno che verificava i documenti di viaggio. Mi ha messo di buonumore, nonostante fossi diretto in uno studio dentistico.

Ma per completare il quadro, sapete cosa ho visto di bello? Una signora che (sentite bene) stava leggendo un libro "di carta". Mi sono annotato pure il titolo "La portalettere". Ovviamente, la signora leggeva tra l’indifferenza generale perché erano tutti assorti e ipnotizzati dai tablet.

Enzo Bernasconi, Varese

Comprendiamo bene che il nostro lettore e affezionato corrispondente varesino sia rimasto piacevolmente stupito osservando qualcuno che, in treno, era immerso nella lettura di un libro (dal titolo, pensiamo che si tratti del romanzo di Francesca Giannone). La vista sarebbe stata del tutto normale fino ad alcuni anni fa, quando il libro era per tanti un piacevole compagno di viaggio a cui affezionarsi.

Era bello "toccare" il libro, sfogliare le pagine, tornare indietro nella lettura.

Ne abbiamo parlato tante volte e proviamo a riproporre l’idea: una biblioteca in treno o in stazione, da tempo una realtà in altri Paesi, da noi è destinata a rimanere una utopia?

gabrielemoroni51@gmail.com