Il trasloco in Centrale dopo la scarcerazione: "Altro che padrino..."

Salvatore Giacobbe, capo clan ndranghetista, trasferitosi a Milano nel 2016 per scontare la pena ai domiciliari, ricostituisce organizzazione criminale ben radicata.

Il trasloco in Centrale dopo la scarcerazione: "Altro che padrino..."

Il trasloco in Centrale dopo la scarcerazione: "Altro che padrino..."

Salvatore Giacobbe esce dal carcere di Como il 29 maggio 2015 per finire di scontare la pena ai domiciliari con controllo elettronico. Peccato che la sua abitazione di Pessano con Bornago sia stato confiscata. Così il capo clan si trasferisce per circa un anno a Pioltello, per poi spostarsi definitivamente a Milano nell’ottobre 2016 per trascorrere lì i tre anni di sorveglianza speciale. È da quell’appartamento di via Cappellini, tra la Centrale e piazza Repubblica, che compare Turi, arrestato ieri dalla Dda, ricostituisce dal giorno zero "una vera e propria organizzazione criminale ben strutturata e soprattutto ben radicata sul territorio lombardo – nelle parole del gip Sonia Mancini – tanto da essere riconosciuta e temuta dai terzi quale articolazione autonoma della ’ndrangheta calabrese". Il settantaduenne, forte della dote del "Vangelo" e di un’autorevolezza che una volta ha costretto un uomo dei Casalesi ad abbassarsi gli occhiali da sole per parlare con lui, porta con sé le tradizioni della Santa, con riti e formule mandati a memoria, e la facoltà di conferire le "doti" ai sottoposti.

Certo, ogni tanto compare Turi rimpiange i vecchi tempi, quando, secondo le dichiarazioni del collaboratoredi giustizia Luciano Nocera, regnava sulla locale di Agrate-Pessano: "Chi mi lavava la macchina, chi andava a portarmi la spesa, chi andava... ma quelli che contavano veramente con me erano 4 o 5 che facevano reati, capito? Che sapevo io! Gli altri li potevo tenere un anno, al massimo... un altro portava le ambasciate, un altro era in grado a fare le rapine". Un’altra epoca. Ora, però, è a Milano: "Altro che padrino che fai là papà – gli ricorda uno dei figli –. Due padrini con due belli... ti sciali come quando eri a Pessano.... con quei baffi piccoli che poi te li sei tagliati!".

Nicola Palma

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