Il teatrino della politica e i temi veri

Alberto

Mazzuca

Forse hanno ragione i giovani: meglio assistere al duello a distanza tra la Gregoracci e la Belén su chi indossa il vestito con lo spacco più lungo che guardare la sceneggiata messa in onda dai nostri politici. Da un lato è un bel vedere (femministe permettendo), dall’altro un giochetto per ottenere più posti di potere. E con il potere, i soldi. Tanto è vero che nessun politico rientra nella fascia delle persone che arrivano con fatica a fine mese. Sì, sono meno ottimista del solito: sul tavolo della Bce c’è il dossier sulla "grana Italia" si cerca di far passare agli italiani un’estate normale quando invece siamo già dentro una crisi sociale che finora sembra preoccupare solo Landini; sta per scattare la solidarietà europea sul fronte energetico, cosa che per l’Italia significa cedere gas a Germania e Austria con Algeri che è diventato il nostro primo fornitore (ma non in maniera sufficiente); le società di rating internazionali arricciano il naso nei nostri confronti; una deputata americana e repubblicana di origini ucraine ha visitato Kiev per sei volte dall’inizio della guerra e ha concluso che Zelensky e amici sono una banda di ladri e corrotti; Putin, tanto lodato dal nostro ex premier Berlusconi salvo un modesto ripensamento finale, ha arruolato anche l’Iran anti-Nato; il clima è impazzito e si potrebbe continuare. Ho davanti l’immagine di quei ragazzi pugliesi che si sbracciavano e urlavano di gioia nel vedere un nugolo di cantanti più o meno della loro età e mi chiedevo nel frattempo: e poi? Domani è un altro giorno, i cantanti se ne sono andati e voi cosa fate? Certo, tanti tuffi in quel bel mare di Gallipoli. E dopo? Lavorate o siete a carico dei genitori? Ecco, quello che preoccupa: vedere tanti giovani che non lavorano, non lo cercano nemmeno più. E vedere che un lavoratore privato su tre guadagna meno di 12 mila l’euro l’anno. Il primo obiettivo di una classe dirigente responsabile dovrebbe essere proprio quello di contrastare l’emergenza delle diseguaglianze sociali, retributive, economiche.

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