MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Il T-red cambia incrocio. Semaforo verde dalla Giunta: "È un’idea per fare cassa"

In via Fizzonasco a Pieve è in arrivo la nuova rotatoria che sostituirà l’impianto. Trasloco tra via Marche e Puglie, il sindaco: telecamere in un punto strategico.

L’occhio elettronico è stato trasferito all’incrocio tra via Marche e via Puglie, dove rimane l’ultimo semaforo attivo in città. Una scelta che ha acceso il dibattito politico: l’opposizione giudica l’operazione «una misura per fare cassa»

L’occhio elettronico è stato trasferito all’incrocio tra via Marche e via Puglie, dove rimane l’ultimo semaforo attivo in città. Una scelta che ha acceso il dibattito politico: l’opposizione giudica l’operazione «una misura per fare cassa»

"Prendi il T-red da qui e mettilo lì". Potrebbe sembrare uno slogan ironico, ma a Pieve Emanuele è un tema molto concreto: in via Fizzonasco è infatti in fase di realizzazione la nuova rotatoria all’incrocio con via Rita Levi Montalcini, destinata a sostituire l’impianto semaforico dotato di telecamere per il controllo delle infrazioni al rosso. Con una delibera di Giunta, l’occhio elettronico è stato trasferito all’incrocio tra via Marche e via Puglie, dove rimane l’ultimo semaforo attivo in città. Una scelta che ha subito acceso il dibattito politico, suscitando forti polemiche soprattutto da parte dell’opposizione, che giudica l’operazione "una misura finalizzata più a fare cassa" che a garantire la sicurezza stradale. Per Vasile Roman, consigliere di opposizione, l’installazione rappresenta una "furbata d’agosto": "Come consigliere - dichiara - sono il primo a sostenere che le regole del Codice della strada vadano rispettate e che chi passa col rosso debba essere sanzionato. Ma c’è modo e modo di fare sicurezza. Qui non vedo nessun nuovo impianto, nessuna visione strategica: solo il tentativo di mantenere attivo un meccanismo per incassare multe. L’atto è stato pubblicato all’albo pretorio il 4 agosto, in pieno periodo estivo, forse pensando che nessuno se ne accorgesse".

Al momento, l’impianto semaforico risulta installato ma non ancora attivo: mancano infatti alcuni passaggi burocratici e la relativa segnaletica. La sua collocazione, tuttavia, non è casuale: si tratta di un incrocio al confine con Rozzano, in un punto considerato critico, dove in passato si sono verificati diversi incidenti. Roman insiste: "La sicurezza non si costruisce con agguati elettronici, ma con educazione stradale, investimenti seri e un vero rispetto per i cittadini. Serve una pianificazione della mobilità, non soluzioni tampone". Di diverso avviso il sindaco Pierluigi Costanzo, che respinge le accuse parlando di polemica sterile: "Stiamo semplicemente spostando le telecamere da un incrocio dove è in corso la realizzazione di una rotatoria, destinata a rendere più agevole la viabilità. Le ricollochiamo in un punto strategico, un incrocio molto trafficato, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e prevenire ulteriori incidenti".