
Tancredi: "Dopo l’azzeramento dell’organismo comunale, costretti ad affidarci alla Città metropolitana. Ma ha un organico ridotto". Fedrighini e Giungi (Pd) all’attacco: "Reinserire i rappresentanti dei Municipi".
"Oggi noi ci troviamo in una situazione di mancanza della Commissione del Paesaggio del Comune, dopo le dimissioni dei suoi componenti. Dunque ci troviamo in una situazione di massima urgenza, perché in mancanza della commissione una serie di pratiche saranno più lente". Parole dell’assessore comunale alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, pronunciate ieri durante la commissione congiunta Urbanistica-Affari istituzionali sulle modifiche decise lo scorso 6 maggio dalla Giunta al Regolamento della Commissione Paesaggio del Comune.
Qual è il Piano B? Il Comune stipulerà a breve una convenzione con la Commissione Paesaggio della Città metropolitana come organismo sostitutivo di quella comunale, come previsto dalla legge. Tancredi detta i tempi: "La Commissione Paesaggio della Città metropolitana entrerà in azione subito dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale del nuovo regolamento della Commissione del Paesaggio del Comune e in attesa del bando per selezionare i nuovi componenti della Commissione. Bando che faremo prima possibile. Ci vorranno un paio di mesi, tra bando, avviso e individuazione degli 11 commissari. In questi due mesi le funzioni saranno svolte dalla Commissione Paesaggio della Città metropolitana, che però è ridotta nel numero di componenti, appena cinque, che probabilmente non riusciranno a tenere il carico ordinario di pratiche. Ci sarà qualche ripercussione sui tempi di alcuni atti. Ma questa soluzione non ha alternative. Dobbiamo dunque cercare di essere più rapidi possibili per evitare un impatto troppo negativo sull’iter delle pratiche edilizie da analizzare".
L’assessore sostiene che la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala non poteva fare diversamente: "Il magistrato che ha portato avanti questa inchiesta sostiene che alcune nomine siano state pilotate attraverso alcuni enti che avevano il compito di segnalare al Comune le candidature per la Commissione Paesaggio. Una tesi che non ha avuto esito dal punto di vista processuale. Ma di fronte a una situazione del genere, con il sospetto di irregolarità nelle nomine, l’amministrazione non poteva non intervenire. E così abbiamo rivisto nuovamente, dopo le modifiche dell’ottobre 2024, il regolamento della Commissione Paesaggio". Uno dei più importanti ritocchi prevede che i nuovi componenti non potranno esercitare la loro professione nel Comune di Milano per tutta la durata della Commissione e per i 18 mesi successivi. Tancredi è convinto che con queste modifiche "i conflitti di interesse saranno ridotti al minimo o addirittura azzerati". Basta con le uscite dall’aula della Commissione per non dare il parere su pratiche in cui il commissario poteva essere interessato come professionista.
In commissione consiliare, però, i dubbi e le proteste non mancano. Il consigliere ambientalista Enrico Fedrighini lancia una proposta: "Sarebbe utile rivedere l’attuale, assurda norma che dichiara incompatibile la presenza in Commissione Paesaggio di un rappresentante politico dei Municipi". Posizione condivisa dal dem Alessandro Giungi ("se la delibera non sarà corretta prevedendo la presenza dei rappresentanti dei Municipi, io voterò contro"), il quale propone anche "le sedute della Commissione Paesaggio siano trasmesse in diretta su YouTube come le commissione comunali consiliari. Presenterò un ordine del giorno per introdurre questa misura per la trasparenza".