Il progetto della Fiera a Rho Per il pattinaggio olimpico due padiglioni uniti in uno La Fondazione: scelta migliore

Primo sopralluogo della Federazione Sport Ghiaccio. Fontana: no a Torino

Il progetto della Fiera a Rho  Per il pattinaggio olimpico  due padiglioni uniti in uno  La Fondazione: scelta migliore

Il progetto della Fiera a Rho Per il pattinaggio olimpico due padiglioni uniti in uno La Fondazione: scelta migliore

di Giambattista Anastasio

Due padiglioni uniti in uno solo per creare un impianto di dimensioni uniche in Europa, capace di ospitare il pattinaggio veloce per le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina, ma anche altre discipline sportive nonché spettacoli, eventi musicali e fiere, una volta terminata l’avventura a Cinque Cerchi. Va via via delineandosi il progetto di adeguamento della Fiera di Rho in chiave 2026. E se la scelta tra questa soluzione e l’Oval Lingotto di Torino avverrà il 12 aprile, nel corso della cabina di regia, ieri dalla Fondazione Milano Cortina sono arrivate parole importanti in favore della soluzione milanese. Esplicito si è fatto, poi, il sostegno di Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Con ordine, però.

Ad agitare le acque sono state, ieri, le indiscrezioni provenienti da Torino a proposito del sopralluogo condotto martedì dai tecnici della Federazione Internazionale degli Sport del Ghiaccio, secondo le quali il giudizio sarebbe stato parecchio critico. A far rientrare l’allarme sono il governatore lombardo, prima, e, poi, Andrea Francisi (Games operation della Fondazione Milano-Cortina) durante l’audizione davanti alla commissione comunale sulle Olimpiadi, alla quale ha partecipato anche Christian Malangone, direttore generale di Palazzo Marino e componente del Consiglio d’amministrazione della stessa Fondazione.

"Per noi – fa sapere Francisi – l’impianto di speedskating in Fiera non può che essere la scelta da fare perché in termini di operatività e di budget è la soluzione più vantaggiosa". "A Milano – sottolinea ancora il manager – organizzeremo talmente tanti servizi che aggiungerne uno poco cambia: andare in un’altra località, qualsiasi essa sia aumenta i costi. A Torino c’è l’Oval, realizzato nel 2006 per le Olimpiadi ma di cui non conosciamo lo stato dell’arte perché dal 2010 non viene utilizzato. Approfondiremo la questione nel prossimo Cda e nella prossima cabina di regia, ma siamo convinti che coi tempi giusti potremmo fornire una pista adeguata specie per i parametri di umidità che incidono sullo stato del ghiaccio per le competizioni". Proprio i parametri di umidità sono stati uno dei temi del confronto durante il sopralluogo di martedì: "Il 3 aprile c’è stato un’incontro in Fiera con il Cio, l’Unione internazionale di pattinaggio, i tecnici della Fiera e noi abbiamo invitato anche tre aziende dall’Olanda, dalla Germania e dal Canada per avere un primo livello di informazioni sulla fattibilità della pista temporanea all’interno dei padiglioni e superare le criticità dell’impianto di areazione e dell’umidità, che richiede il ghiaccio per essere performante per quel tipo di gare. L’investimento – racconta Francisi – sarebbe realizzato dalla Fondazione Fiera che unirebbe due padiglioni ottenendone uno di dimensioni uniche nel suo genere in Europa e forse nel mondo e che potrebbe ospitare altri eventi sportivi, fiere o spettacoli. Per quanto riguarda la concessione rispetto all’utilizzo, stiamo valutando l’ipotesi di partnership, di sponsorizzazione nel senso che la fiera riceverebbe visibilità, come avviene per tantissime altre situazioni".

In mattinata si era espresso Attilio Fontana. "Credo siano gli ultimi sussulti di chi vuole in qualche modo rientrare dalla finestra dopo essere uscito dalla porta": così il presidente della Regione Lombardia ha commentato le indiscrezioni arrivate da Torino a proposito del sopralluogo nei padiglioni di Rho-Fiera. "Credo si debba approfondire definitivamente la valenza del nostro progetto – ha concluso il governatore –, che sono convinto sia assolutamente migliore. Il 12 aprile abbiamo la cabina di regia: in quella sede confronteremo le soluzioni, poi le manderemo al Cio. Io sono sostenitore di Milano".

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