
Il primo Ecomuseo di Romania sarà nelle terre dei Moti, fra i boschi di Transilvania: scenario, natura, storia e tradizioni rumene, ma know how tutto lombardo, anzi, abduano. Il "patron" della costituzione del nuovo ente ecomuseale europeo è infatti Giuseppe Petruzzo, per trent’anni responsabile dell’Ufficio cultura del Parco Adda Nord, fondatore dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, a lungo presidente di Federparchi e alfiere, dagli anni Novanta, dell’avvio e del consolidamento di progetti di cooperazione internazionale e scambi culturali sotto il sigillo dell’ente fluviale. Petruzzo è oggi in pensione, "ma in quegli anni - spiega - ho tessuto relazioni che sono rimaste. Ho mantenuto contatti, amicizie, collaborato ad alcuni progetti". Dalla Romania, nei mesi scorsi, la nuova chiamata e l’illustre incarico. "Sono stato contattato - spiega - dal direttore del Parco dei Monti Apuseni, con cui, era il 2004, il Parco tramite me firmò un accordo quadro di collaborazione. Già in passato gli avevo proposto l’istituzione di un Ecomuseo della Terra dei Moti. Ora ci siamo. Nelle scorse settimane sono stato invitato a tenere una conferenza sugli ecomusei in una università a Oradea. Lì ho anche partecipato a un incontro in montagna con tutti i sindaci di quella zona: c’è un grande entusiasmo. Presto si metterà mano alla costituzione dell’ente, che porterà anche la mia firma". La stampa rumena ha dato spazio e risalto alla presenza italiana e al progetto che, in lingua originale, si chiama "Ecomuseo Sarii Motilor". L’Ecomuseo nostrano Adda di Leonardo, nato in riva al fiume negli anni Novanta, viene definito "uno degli ecomusei più importanti del mondo".
E Petruzzo "la voce più autorevole del settore", "naturalmente - così lui - mi fa piacere. Ho alle spalle anni di lavoro intenso, è un riconoscimento". Quello della Terra dei Moti, quando nascerà, sarà Ecomuseo montano, meta turistica in un contesto di grande fascino e progetto rigoroso di tutela e conservazione di "tradizioni, usi e valori delle antiche popolazioni di quell’area. Più facile là che qui. Creare un ecomuseo in un territorio urbanizzato e profondamente modificato come quello dell’Adda fu, al tempo, una bella sfida". M.A.
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