Il Paccagnini è ancora alla ricerca del rilancio

"Instabile Gluck" è caduta sotto i colpi dei lockdown "Il Fiore che ride" deciderà a febbraio quando riaprirlo

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Nessuna sospensione indotta dal Covid al Lirico di Magenta. Sabato, come da cartellone, avrà inizio la nuova stagione musicale con il concerto delle orchestre Città di Magenta e Vivaldi dirette da Enrico Bronzi, che si alternerà tra violoncello e podio. "Non ci sono motivi per bloccare le attività di spettacolo" commentano dal Comune. "Accederanno solo le persone in possesso di super greenpass, con mascherina Ffp2".

"Grazie alla proficua collaborazione con ‘Totem, la tribù delle arti’ abbiamo elaborato una stagione di altissimo livello, con concerti imperdibili e, soprattutto, accessibili perché questa rassegna e questi momenti di grande cultura musicale appartengono a tutti i magentini" ha commentato il sindaco Chiara Calati. Dopo il concerto inaugurale domenica 27 febbraio si apre la settimana di Carnevale con un concerto adatto alle famiglie, da ascoltare rigorosamente in maschera. Il 18 marzo è il turno di Italian Harmonists, quintetto di voci maschili del Teatro alla Scala. Per il teatro il primo appuntamento sarà il 18 febbraio con Corrado e Camilla Tedeschi, il secondo il 4 marzo con Anna Finocchiaro.

Chi invece ha deciso di mantenere ancora chiuso il sipario, almeno sino a fine febbraio "alla luce della situazione sanitaria ancora incerta", è la cooperativa sociale "Fiore che ride" che ha assunto la gestione dell’auditorium Paccagnini di Castano Primo. La cooperativa è stata scelta dall’amministrazione del sindaco Pignatiello per rilanciare una struttura "abbandonata" dai precedenti gestori in occasione del passato lock-down. Da questa situazione è nata una opportunità per persone con disabilità o in stato di fragilità. Queste stesse, precisa la cooperativa, "avranno la possibilità non solo di partecipare come fruitori alle attività che si svolgeranno all’interno struttura ma di operare, affiancati da figure qualificate, in quelle mansioni organizzative che convengono nella gestione di uno spazio teatrale".

Giovanni Chiodini

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