BRUNO
Cronaca

Il modello. Milano da clonare

Le tre maggiori banche italiane superano le previsioni degli analisti, confermando la resilienza dell'economia. Focus sulle differenze regionali e il ruolo di Milano come modello di sviluppo.

Il modello. Milano  da clonare

Le tre maggiori banche italiane superano le previsioni degli analisti, confermando la resilienza dell'economia. Focus sulle differenze regionali e il ruolo di Milano come modello di sviluppo.

Villois

Le tre maggiori banche italiane - Intesa, Unicredit e Banco BPM - nella presentazione dei ragguardevoli dati della terza trimestrale, tutti superiori alle previsioni degli analisti, hanno confermato la resilienza dell’economia anche con la guidance 2025 che non solo dovrebbero mantenere i risultati ottenuti nel 2024, ma anche migliorarli.Unicredit è alla prese con il significativo progetto di acquisizione di Commerzbank, terza banca tedesca, Banco BPM ha lanciato un’Opa su Anima, il più grande gruppo indipendente del risparmio gestito in Italia, Intesa non ha in cantiere operazioni straordinarie ma chissà se è proprio così. Comunque sia per le tre “grandi“ del credito ci sono tutte le condizioni per sostenere il sistema economico nostrano e favorirne la crescita.

In questo contesto positivo va però sottolineato quanto resti differenziato il modus operandi dell’insieme di fattori che costituiscono il sistema socio-economico e come questo risulti vincente e organizzato nel triangolo guida del Paese, costituito da Lombardia, Triveneto ed Emilia Romagna e quanto risulti affaticato ad esempio in Piemonte che è stato fino alla fine del secolo scorso motore centrale dei sistemi industriali non solo italiani e adesso faccia fatica ad identificare il percorso per rilanciarsi. Così come l’economia del Mezzogiorno, pur in crescita, risulti distanziata da quella settentrionale, con indici di disoccupazione superiori di ben oltre il 50% a quelli del Settentrione. Alla luce di queste considerazioni e delle complesse realtà in movimento che riguardano le transizioni energetiche e Green e quelle dell’Innovation tecnology (dove non brilla neppure la Lombardia) sarebbe fondamentale pensare a un modello domestico su cui indirizzare gli altri, modello che non può che essere quello lombardo e in particolare milanese. La città, grazie a un coerente rapporto tra classi dirigente politica, imprenditoriale e culturale, è riuscita a mantenere la posizione di leader indiscusso della finanza sempre più europea, ma si è reinventata nell’urbanistica, trasporti pubblici, seppur ancora migliorabili, logistica e grazie anche a questi è diventata una città ai vertici dell’attrattività turistica di elevato standing economico.