
"Ricevere il premio Rosa Camuna è per me un grande onore: il prestigioso riconoscimento che Regione Lombardia ha voluto...
"Ricevere il premio Rosa Camuna è per me un grande onore: il prestigioso riconoscimento che Regione Lombardia ha voluto assegnarmi è un attestato al mio impegno nel sociale, sin da quando ho fondato la comunità Promozione Umana, negli anni Ottanta, a sostegno di tossicodipendenti, minori in difficoltà e ammalati di Aids". Queste le parole di Gioachino Pezzoli, per tutti don Chino, 90 anni, sacerdote di origine bergamasca trapiantato nel Sud Milano. Il religioso ha ricevuto dal presidente lombardo Attilio Fontana un premio speciale. Quando era giovane sacerdote a Poasco, frazione di San Donato, don Chino incontrò Paolo, un eroinomane, e decise di aiutarlo. Da lì è iniziato un lungo e coraggioso percorso che ha portato il religioso a creare un ampio circuito di centri e attività di aiuto, distribuito fra il Nord Italia e la Sardegna. Nella motivazione del premio il sacerdote viene definito "un uomo di grande fede, ma anche uno scrittore e un imprenditore animato in ogni sua azione dall’amore per il prossimo e da un profondo sentimento di vicinanza ai giovani". La Rosa Camuna gli è stata assegnata perché "attraverso Promozione Umana ha aiutato migliaia di ragazzi con problemi di dipendenza, insegnando loro un lavoro e supportandoli nel reinserimento nella vita quotidiana, offrendo un aiuto concreto, oltre ad un profondo conforto psicologico e spirituale". "Ringrazio Dio che mi ha reso prete tra gli ultimi – ha detto don Chino, in occasione dei suoi 90 anni -. Vorrei che si affrontasse maggiormente il tema delle dipendenze".
Alessandra Zanardi