Il campo sportivo della discordia

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Nel quartiere Sant’Anna il campo comunale, gli spogliatoi e i parcheggi sono su un terreno che al catasto risulta ancora di proprietà privata. Nei giorni scorsi l’incontro tra Comune e privati per provare a sanare una volta per tutte la questione è saltato e il problema è ancora irrisolto. La vicenda è stata portata alla ribalta più di un anno fa da un’interrogazione di Forza Italia che chiedeva di chi fosse la proprietà del terreno su cui sorge l’impianto sportivo. Un’interrogazione a cui la sindaca rispose dicendo che si trattava di area di proprietà comunale. Da allora il gruppo d’opposizione ha recuperato documenti, presentato nuove interrogazioni e organizzato incontri, dimostrando che si tratta invece di un’area ancora formalmente di proprietà privata. "Ci saremmo aspettati almeno delle scuse, almeno il riconoscimento dell’errore e la volontà di risolvere una volta per tutte la questione, invece abbiamo avuto la solita arroganza politica, ma d’altra parte è una questione di stile" ha ribadito Alfredo Puzzello leggendo la mozione che chiedeva alla maggioranza di chiarire la situazione e soprattutto di risolvere il problema del mancato passaggio di proprietà di una vicenda che prende origine addirittura dalla metà degli anni Settanta. A dare aggiornamenti è stato l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Castelnovo, che ha citato leggi e regolamenti degli anni in cui furono stipulati gli atti. "Posso affermare che le edificazioni realizzate hanno rispettato le norme vigenti negli anni in cui sono state fatte. Ricordo che la legge istitutiva del Parco delle Groane è del 1976 e il primo piano territoriale del Parco delle Groane è del 1988. Gli strumenti del Comune sono antecedenti".

Castelnovo ha letto in aula gli atti stipulati con la proprietà privata e, di fatto, mai completati con il passaggio di proprietà. "Ma questo passaggio non si è mai completato perché quei terreni erano stati sottoposti a ipoteca per 30 anni". Lo stesso assessore ha manifestato il disappunto dell’Amministrazione comunale per la decisione della proprietà di non presentarsi all’incontro che era in programma il 28 aprile scorso allo scopo di sanare definitivamente la situazione. "Insisteremo nel tentativo di trovare una intesa ragionevole per chiudere la vicenda" ha ribadito Castelnovo. Ma Forza Italia rilancia: "Si potevano pagare le ipoteche per sanare la questione anni fa, adesso restiamo con il rischio di dovere abbattere opere pubbliche edificate su terreni privati".

Ga.Bass.

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