BRUNO
Cronaca

Il boom turistico impone maggiori sostegni al trasporto ferroviario

La finanziaria 2025 del CdM delude sul fronte degli enti locali, mancando di sostegni cruciali per trasporto e istruzione. Milano e la Lombardia necessitano di politiche nazionali per potenziare il trasporto pubblico su ferro e favorire lo sviluppo economico.

La finanziaria 2025 del CdM delude sul fronte degli enti locali, mancando di sostegni cruciali per trasporto e istruzione. Milano e la Lombardia necessitano di politiche nazionali per potenziare il trasporto pubblico su ferro e favorire lo sviluppo economico.

La finanziaria 2025 del CdM delude sul fronte degli enti locali, mancando di sostegni cruciali per trasporto e istruzione. Milano e la Lombardia necessitano di politiche nazionali per potenziare il trasporto pubblico su ferro e favorire lo sviluppo economico.

Villois

Il testo della finanziaria 2025, approvato dal CdM prevede limitati, per non dire nulli, provvedimenti dedicati agli enti locali, mentre sarebbe stato opportuno prevedere una serie di sostegni a cominciare dal trasporto pubblico locale e all’istruzione obbligatoria, entrambe materie di interesse nazionale, ma riguardanti le singole realtà territoriali. La continua evoluzione attrattiva del nostro Paese, e in particolare di Milano, ma anche di altri territori lombardi, imporrebbe una politica nazionale del trasporto pubblico su ferro che faciliti gli spostamenti e agevolai il transito del turista in più zone confinanti o meno alla metropoli, in modo da aumentare l’interesse non solo a visitare ma anche a soggiornare in altre realtà oltre a quelle magari già troppo frequentate. Tra queste ultime Milano che sta scalando la classifica per presenze turistiche, che sommate a quelle business e al transito pendolare imporrebbero una qualità del trasporto ferroviario ben migliore dell’attuale. Parimenti anche il traffico merci su ferro andrebbe adeguatamente intensificato, vista l’importanza manifatturiera della Lombardia, che la pone al primo posto per export ma anche import, le cui merci di piccole e medie dimensioni hanno trovato nei cargo arei i Malpensa lo scalo internazionale adeguato, ma così non è per le merci di medie grandi dimensioni che viaggiano per oltre l’80% su gomma. Un potenziamento delle infrastrutture ferroviarie sarebbe opportuno non solo per problematiche ambientali, ma anche per la facilità che si avrebbe nella logistica delle città di partenza e arrivo, grazie all’utilizzo di mezzi di piccole dimensioni per le consegne e i ritiri. Il previsto aumento dei flussi turistici, di circa 5 punti anno per il prossimo triennio, se raggiunto, porterebbe altri 12/15 milioni di turisti: incrementarne gli spostamenti e localizzazioni favorirebbe una crescita del Pil di interi territori, oggi snobbati dal turismo, e dalle ricadute economiche che ne deriverebbero.