Milano, Ikea condannata per comportamento anti-sindacale

Per il giudice il colosso svedese ha escluso il sindacato Flaica-Cub dalle trattative per l'integrativo. Il segretario Mattia Scolari: "Sentenza rivoluzionaria"

Il marchio del colosso svedese Ikea (Olycom)

Il marchio del colosso svedese Ikea (Olycom)

Milano, 2 luglio 2022 - Il sindacato FlaicaUniti-Cub è stato escluso dalle trattative per il rinnovo del Contratto integrativo aziendale nazionale: per questo motivo Ikea, azienda multinazionale svedese specializzata in vendita di mobili e complementi d'arredo che in Italia ha sede a Carugate (Milano), è stata condannata dal giudice del lavoro del capoluogo lombardo per comportamento anti-sindacale. Lo ha reso noto la Cub che ha  prodotto la sentenza integrale. Una sentenza "rivoluzionaria - afferma Mattia Scolari, segretario milanese del sindacato -, perché, riprendendo la pronuncia della Corte Costituzionale del 2013, chiarisce che il datore di lavoro deve scegliere i propri interlocutori sindacali in base alla loro effettiva rappresentatività e, pertanto, non può escludere le organizzazioni sindacali che difendono in maniera intransigente i diritti dei lavoratori se queste hanno effettivo consenso. In pratica scardina un sistema anti-democratico delle relazioni sindacali". 

La Flaica-Cub ha sottolineato di essere il terzo sindacato a livello nazionale in Ikea e che "si è contraddistinta per aver portato avanti numerose, legittime e pacifiche, iniziative sui diritti dei dipendenti" e "di aver elaborato una piattaforma rivendicativa per il contratto integrativo alternativa a quelle di Cgil, Cisl e Uil e per questo motivo è stata esclusa dagli incontri". Il giudice ha stabilito che l'azienda debba far partecipare Flaica-Cub alle trattative e che deve convocare il sindacato entro 20 giorni.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro