NICOLA PALMA
Cronaca

I pusher di Gbl e i catinoni simil-coca

Doppio blitz della Squadra mobile: tre arrestati. Il mercato di nicchia sul web e le consegne a domicilio

di Nicola Palma

Due blitz in una settimana. Una serialità che inizia a somigliare a un campanello d’allarme. Inchieste a più latitudini che fanno pensare a un mercato in espansione, per quanto sia probabilmente destinato a restare di nicchia, e che necessitano di un più ampio inquadramento investigativo. Le operazioni a stretto giro della Narcotici della Squadra mobile hanno bloccato tre pusher di Gbl, spesso etichettato come "droga dello stupro" (di cui è il precursore chimico) per via dell’uso che i violentatori ne hanno fatto in più occasioni per stordire le loro vittime ma che in realtà viene nella maggior parte dei casi assunto in maniera consapevole per generare disinibizione e stordimento. In entrambe le occasioni, i segugi coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo hanno approfondito notizie apprese nei normali servizi anti-spaccio e intercettato due pacchi in arrivo a Milano dall’estero.

Sì, perché il Gamma-butirrolattone, che si presenta in forma liquida e incolore, viene ordinato on line in maniera piuttosto agevole (senza neppure la necessità di spingersi nei meandri del dark web) e spedito a casa in confezioni anonime o intestate a persone inesistenti. Il primo intervento nasce il 10 novembre in via Vitruvio, quando i poliziotti in borghese organizzano una consegna "controllata" per risalire al destinatario di un plico contenente un litro di Gbl (le dosi si smerciano in flaconi da 10 millilitri al prezzo di 20-30 euro e garantivano ingenti ricavi rispetto a un esborso iniziale di 100 euro a bottiglia). Peccato che in quell’appartamento non ci sia nessuno, e che il finto indirizzo non sia altro che uno stratagemma architettato dal committente per evitare la brutta sorpresa. Che arriva comunque una settimana dopo: gli agenti, d’intesa con la Procura, vanno a perquisire casa del trentasettenne Vincenzo V., in via Settala, e gli sequestrano 8,1 grammi di catinoni sintetici, sostanze psicoattive che hanno un effetto simile alla cocaina e che possono essere usate come surrogato da chi non può permettersi i prezzi della "bianca". In manette finiscono il padrone di casa e l’amico Francesco Saverio P., di un anno più grande, entrambi con precedenti specifici e sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il 24 novembre, la consegna del secondo pacco va a buon fine, in via Crespi, traversa di viale Monza: a ritirare è Marco B., trentaquattrenne con un lavoro ufficiale in ambito finanziario, nonostante sulla bolla postale ci sia il nome di un altro. Stesso copione di via Settala: oltre ai due litri di Gbl, gli investigatori trovano ancora catinoni sintetici (213 grammi), materiale per il confezionamento e 3.450 euro.