I lavoratori della cultura: "Spettacoli dimenticati, Milano sia test di ripresa"

Appello al ministro nell’incontro in Triennale con dirigenti e maestranze. E spunta l’idea di un Festival per raccogliere fondi a favore di chi è in difficoltà

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di Federico Dedori

Nel palcoscenico del giardino della Triennale il coordinamento Spettacolo Lombardia ha lanciato “Generiamo Cultura“ il progetto di un festival "che possa generare con la forma dell’autofinanziamento lavoro per tutte le maestranze che hanno sofferto in questo periodo di emergenza e che questo festival possa continuare anche durante la stagione invernale", ha spiegato il portavoce del gruppo Fabio Carpini. Sul palco il sindaco Giuseppe Sala, con l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Dall’inizio dell’emergenza i lavoratori chiedono di instaurare "una riflessione condivisa tra istituzioni e mondo del teatro per affrontare assieme le problematiche generate dall’emergenza sanitaria, in particolar modo per il divario ancora più ampio che si è creato tra le grandi strutture, che vivono grazie al finanziamento pubblico, e le tante piccole e medie realtà teatrali e vari soggetti indipendenti, che sono economicamente più fragili ma rappresentano il 70% del settore". A proporsi come portavoce del gruppo è proprio il sindaco che ha "lanciato" il territorio "come grande area test" per la ripresa del settore. "Franceschini va richiamato a Milano, ma dopo avergli dato un’agenda delle questioni sui cui vogliamo discutere. È necessario lavorare sul breve e poi c’è una visione di lungo termine su cui bisogna alzare il profilo dell’ambizione. È giusto provare dalla Lombardia e vedere se si può usare come area test". Nel rispetto delle distanze 300 tra attori, registi, drammaturghi, tecnici, macchinisti, sarte e le realtà culturali che operano nell’area milanese, insieme alle direttrici e ai direttori dei teatri milanesi Elio De Capitani, Sergio Escobar, Andrée Ruth Shammah, Renato Sarti, Giancarlo Bozzo e Gaia Calimani hanno riempito il giardino del Palazzo dell’Arte.

"Quello che loro chiedono è di avere adesso un reddito di continuità - ha continuato Sala -. Chiedono un’attenzione precisa e di poter discutere di come si tornerà alla normalità. E questo è il tema fondamentale perché sarà una normalità diversa a prima, ma che dovrà essere tale da permettere loro di lavorare e ai cittadini di godere della loro arte". Coordinamento soddisfatto: "Oltre alla disponibilità di Sala, il 3 luglio alle 13 una nostra delegazione è stata invitata alla commissione consigliare comunale congiunta Cultura Lavoro per discutere sulle nostre richieste - afferma Carpini -. La consigliera regionale del Pd, Paola Bocci, si impegna a proporre un’audizione del coordinamento in commissione Cultura in Regione". Intanto il direttore di Zelig, Giancarlo Bozzo ha proposto di donare 28mila euro raccolti nella serata di cabaret in diretta web del 30 maggio. E spunta l’idea di un Festival itinerante (accolta da tutti) per raccogliere fondi a favore dei lavoratori in difficoltà.

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