RUBEN
Cronaca

I giovani talenti rendono Milano più sostenibile

Milano ospita "Ideathon: #RefashioningMilan" per trasformare la moda in città in un settore sostenibile e circolare, coinvolgendo studenti e giovani talenti. L'iniziativa potrebbe avere un impatto duraturo sul settore e sulla comunità milanese.

Razzante*

Nei giorni scorsi Milano ha ospitato “Ideathon: #RefashioningMilan”, l’iniziativa patrocinata dal Comune di Milano, realizzata presso Green Media Lab che ha riunito studenti provenienti da diverse discipline legate alla moda e al design per condividere idee su come trasformare la città milanese in un leader nel settore della moda circolare e sostenibile.

Protagonisti fondamentali di questa “rivoluzione sostenibile” sono gli studenti, giovani talenti e appassionati di moda di tutto il mondo, che hanno avuto l’opportunità di proporre diverse idee e soluzioni per ridefinire Milano in qualità di capitale della moda sostenibile e circolare e di suggerire al Comune di Milano e al Gruppo Armani come progettare un evento durante la settimana della moda e del design basato su principi di sostenibilità, inclusività e rigenerazione urbana. Ciò che rende questa iniziativa così significativa è il suo impatto potenziale. Oltre a fornire una piattaforma per le idee innovative dei giovani talenti, essa potrebbe avere ripercussioni positive a lungo termine sulla moda e sul design nella città. Infatti, questo evento potrebbe essere un catalizzatore per ulteriori sviluppi nel settore della moda sostenibile a Milano.

L’interesse e l’entusiasmo generati potrebbero tradursi in partnership continue tra istituzioni accademiche, enti pubblici e aziende private. Oltre a influenzare direttamente il settore della moda, un’iniziativa come questa potrebbe anche avere un impatto più ampio sulla comunità milanese, avvicinando i cittadini, in particolare i giovani, a pratiche di consumo più sostenibili e incoraggiandoli a pensare in modo critico e innovativo sul loro impatto sull’ambiente. Con il sostegno del Comune e di altri attori coinvolti, la città potrebbe dunque presto diventare un punto di riferimento per l’innovazione e la responsabilità nel settore della moda. *Docente di Dirittodell’informazioneall’Università Cattolica