Cassina de Pecchi (Milano), 14 ottobre 2022 - "Le mafie? Se sono qui, al nord, è perché qualcuno le ha accolte, abbracciate e coccolate. Ha fatto affari con loro. Ma ora il rischio è enorme. Perché il mafioso vuole entrare nel business. Radicarsi. E arrivare a condizionare i settori chiave, informazione e politica". Diritte come siluri le parole di Nicola Gratteri, il magistrato simbolo della lotta ai clan a capo della Procura di Catanzaro, ospite della Rete Antimafie Martesana e del Comune a Cassina de Pecchi, al Piccolo teatro della Martesana.
Gratteri ha ricevuto dalle mani della sindaca Elisa Balconi la cittadinanza onoraria votata, come a Pioltello, dal Consiglio comunale. E ha preso parte a un confronto sul palco intervistato da Giovanna Brunitto, affiancato dal giornalista Antonio Nicaso e dal membro della commissione antimafia al Pirellone Luigi Piccirillo. In sala, all’incontro programmato inizialmente a Pioltello e trasferito a Cassina a poche ore dall’evento per motivi di sicurezza, gli studenti del liceo Machiavelli, tanti sostenitori della Rete, forze dell’ordine.
In prima fila una folta rappresentanza di sindaci d’area. Attenti, concentrati. "Un mestiere faticoso, il vostro. Oggi più che mai", ha detto Gratteri. "Qui la mafia non spara, non mette bombe, non fa saltare negozi. Si mimetizza. Ma smercia cocaina e reinveste, per ora, in attività commerciali". Che fare? "Ci vorrebbe un sistema penale, detentivo, diverso. Ma poi occorre educarsi. Lavorare sul “piccolo mafiosetto“ che sta in ciascuno di noi. La gente perbene si impegni. Faccia politica. Non lasciamo spazio a ladri e delinquenti". Il malaffare è una ragnatela insidiosa anche attorno ai sindaci.
"Il sindaco rischia, eccome. La richiesta indebita arriva, arrivano le pressioni: non avete più nemmeno l’alibi del “questa cosa me la boccia il Coreco“, cancellato dalla Bassanini. E allora scegliete, alla luce del sole. Fatevi vedere al bar, davanti a un caffè, a chiacchierare con il comandante dei carabinieri, della polizia locale, della Guardia di finanza. Ogni giorno. Il malavitoso vede, capirà che non c’è aria. E scegliete con cura segretario comunale e capo ufficio tecnico". A Elisa Balconi il compito assegnare la cittadinanza onoraria: "Un gesto concreto per non lasciare soli gli uomini dello Stato". Un folto spiegamento delle forze dell’ordine e un rigoroso filtro di accessi a proteggere la sicurezza del magistrato. Tutto organizzato in poche ore, "ma eccoci qui - così la sindaca Balconi - , fieri di avercela fatta. Non è la prima volta. Solo pochi mesi fa ospitammo il prete antimafia Luigi Merola".