
Barriere archietettoniche: per lo scalo di Villa Pompea restyling in vista
La stazione "impacchettata", le squadre di operai già al lavoro. Parte dallo scalo di Villa Pompea, uno dei tre operativi sul territorio di Gorgonzola, la fase due della maxi operazione accessibilità sulle stazioni della metropolitana verde, firmata da Atm, sul cosiddetto "ramo Gessate". Nuova stagione di cantieri al via, si proseguirà sino al 2026. Lavori importanti e, anche questi, a lungo attesi. Si svolgeranno, conferma anche l’azienda, senza alcuna interruzione o modifica di servizio e senza disagi per i passeggeri. Villa Pompea la stazione apripista. Seguiranno sempre a Gorgonzola Cascina Antonietta e Cascina Burrona in territorio di Vimodrone: per le tre "stazioni Cenerentola" rimaste a suo tempo fuori dal maxi intervento del piano periferie, sarà finalmente restyling radicale. Il progetto complessivo, finanziato per circa 9 milioni di euro e appaltato alla fine dello scorso anno, prevede tuttavia ulteriori interventi, sempre e perlopiù in chiave accessibilità, anche in scali già riqualificati, dunque Vimodrone e Cernusco sul Naviglio, Cassina de Pecchi e Gessate, dove saranno effettuate messe a punto e realizzati o completati percorsi tattili per non vedenti.
Sullo scalo di Villa Pompea, ex stazione "di campagna" oggi fermata al servizio di un quartiere in crescita, ma anche struttura fatiscente e con barriere architettoniche evidenti, al via un intervento di riqualificazione radicale: restyling generale dell’edificio, risanamento in banchina e sostituzione delle tettoie, rifacimento servizi igienici, installazione di due ascensori per disabili, realizzazione di percorsi tattili e, soprattutto, costruzione ex novo di rampe di accesso che consentano l’agevole ingresso allo scalo a persone disabili o con mobilità ridotta, con eliminazione delle due scalinate-barriera attuali. La medesima tipologia di intervento riguarderà, a seguire, gli scali di Cascina Antonietta (ad eccezione delle rampe in ingresso) e Cascina Burrona. M.A.