RUBEN
Cronaca

Gli influencer siano corretti e trasparenti

Il rapporto tra influencer e consumatori resta saldo nonostante scandali. Gli utenti cercano contenuti autentici e utili, privilegiando la qualità e la spontaneità.

Razzante*

Il mondo dei social media è diventato un terreno fertile per gli influencer, figure capaci di influenzare gusti e tendenze di milioni di persone. Nonostante scandali e vicende negative che talvolta li coinvolgono, il rapporto tra influencer e consumatori sembra rimanere solido. Lo documentano i dati della quarta edizione dell’Osservatorio InSIdE, promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra, secondo i quali il connubio tra social media e creatori di contenuti appare indissolubile. Il totale della popolazione italiana che segue almeno un influencer è salito in un anno da 28 a 29 milioni. Questo incremento significativo dimostra la forza comunicativa delle piattaforme social, che non è stata intaccata dallo scandalo del “Pandoro-Gate“. Infatti, anche dopo questo evento mediatico che ha coinvolto Chiara Ferragni, gli influencer hanno mantenuto una solida presenza e influenza nel mondo dei social. I risultati dell’indagine mostrano che gli utenti italiani continuano a seguire gli influencer, ma con richieste specifiche: desiderano contenuti spontanei e autentici, non eccessivamente costruiti. La noia rimane il primo motivo per cui gli utenti smettono di seguirli. Uno dei cambiamenti più rilevanti evidenziati dal rapporto è il passaggio di interesse dall’identità degli influencer ai contenuti che offrono. Gli utenti preferiscono contenuti utili, divertenti o che permettono loro di scoprire cose nuove. Il contenuto ha dunque superato l’importanza del personaggio che lo presenta. I social media e gli influencer continuano ad evolversi verso una maggiore focalizzazione sui contenuti, rispondendo alle aspettative di un pubblico sempre più esigente e attento alla qualità e alla spontaneità. Questa trasformazione sottolinea l’importanza di un approccio autentico e genuino per mantenere l’attenzione e la fiducia degli utenti.

*Docente di Dirittodell’informazioneall’Università

Cattolica di Milano