Giovani, emergenza occupazione Sos personale nel 45% delle imprese

Cresce il numero dei Neet, mentre ogni anno ottomila laureati lasciano l’Italia per andare all’estero. Progetto di Intesa Sanpaolo per incrociare domanda e offerta: così formeremo nuove risorse.

La disoccupazione è al 7,8% e sale al 22,3% tra i giovani. L’Italia ogni anno perde circa ottomila giovani laureati tra i 25 e i 34 anni, che fanno rotta verso l’estero. Il 45% delle aziende non riesce a reperire la manodopera necessaria, e il 50% delle imprese fatica a trovare giovani laureati da assumere. Per far fronte al fabbisogno di nuove competenze, Intesa Sanpaolo ha creato con l’università Luiss un Osservatorio permanente - “Look4Ward, per il lavoro di domani“ - che con cadenza semestrale monitorerà le competenze necessarie alla riqualificazione delle figure professionali, in settori strategici per il Paese.

I giovani tra i 15 e i 29 anni, che non lavorano e non studiano, in Italia sono 2,1 milioni, il 23,1%. Quella italiana è la percentuale più alta d’Europa e il numero assoluto raggiunge i 3 milioni se si include chi ha un’età tra i 15 e i 34 anni. Un numero aumentato durante la pandemia. "Per fronteggiare questa situazione Intesa Sanpaolo – spiega Elisa Zambito Marsala, Responsabile dello sviluppo della valorizzazione del sociale e dei rapporti con le università della banca - ha da tempo assunto l’impegno di promuovere iniziative per la riduzione delle disuguaglianze e favorire l’occupabilità, in particolare dei giovani, impegno rafforzato con il Piano d’Impresa 2022-2025. Da qui l’idea di un Osservatorio permanente, realizzato con partner di alto profilo che attraverso analisi semestrali fornisce un supporto scientifico che la banca ed i partner coinvolti intendono mettere a disposizione di imprese, istituzioni, associazioni, terzo settore per contribuire in modo fattivo al tema della richiesta di competenze nel mercato del lavoro".

I partner del progetto sono Siref Fiduciaria, Università Luiss, Accenture e Digit’Ed. Secondo lo studio presentato ieri le aziende cercano persone competenti in settori quali i servizi finanziari, l’agricoltura e alimentazione, le attività ricettive, i servizi sociale e sanità, l’energia e loro fonti, la raccolta, l’elaborazione e l’estrazione di dati informatici, e l’uso corretto dei nuovi strumenti tecnologici come l’intelligenza artificiale. Ma i giovani disoccupati non sanno rispondere a queste esigenze. Il problema è il divario tra offerta e domanda di lavoro. Per contribuire a risolvere la situazione Intesa Sanpaolo investirà in corsi brevi ed efficaci per formare i giovani per i ruoli aziendali richiesti dal mercato. La progettazione dei corsi è stata affidata a Talent Garden. Ma i tempi per la formazione devono essere rapidi. "Bisogna intervenire con urgenza", ha detto Paola Mascaro, capo dell’Ufficio marketing di Accenture.

Alessia Sironi

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