
di Massimiliano Saggese
Gev a rischio “estinzione”: senza indumenti “ad alta visibilità” non possono effettuare servizi nei parchi e per ora non c’è una data certa per la consegna del materiale. Per questo da domenica sono a casa, senza la possibilità di effettuare controlli sulla caccia. Una polemica senza fine che ora finirà sui tavoli di Città Metropolitana e Regione. Secondo la nuova normativa regionale, le guardie ecologiche volontarie in servizio devono indossare giubbotti e cappellini colorati ben visibili.
Il nuovo abbigliamento serve per garantire la loro sicurezza e scongiurare il rischio di finire impallinati proprio durante i controlli nelle aree dove la caccia è consentita. Un provvedimento che comunque aveva sollevato delle perplessità: le Gev avevano segnalato il fatto che sarebbero stati visibili anche ai bracconieri e quindi sarebbe aumentata la difficoltà di scovare cacciatori di frodo. Ma le polemiche hanno lasciato il posto ai fatti: niente divise, niente controlli. Così la stagione venatoria è partita e le Gev restano a casa perché senza abbilgiamento consono non possono entrare in servizio, altrimenti rischiano la sospensione fino a un anno. Proprio quando ritorna l’allarme dei cacciatori che non rispettano le regole. Da qui la richiesta di spiegazioni del consigliere regionale Nicola Di Marco ai responsabili del servizio di Città Metropolitana e Regione. "La legge regionale 132020 ha imposto alle guardie addette alla vigilanza venatoria l’utilizzo di indumenti ad alta visibilità, prevedendo che la violazione di tale disposizione comporti la sospensione del decreto di nomina fino a un anno – spiega l’esponente del Movimento 5 Stelle -. In qualità di consigliere eletto sul territorio dell’area Sud Milano, sono stato contattato da alcune Gev della Città Metropolitana: i volontari mi hanno segnalato che domenica scorsa, quando si è aperta la stagione venatoria, non erano disponibili gli indumenti, pertanto non hanno potuto esercitare il controllo e la vigilanza venatoria. Chiedo quindi quali siano le tempistiche previste affinché le Gev vengano dotate degli indumenti obbligatori e per quali motivi non fossero già disponibil al primo giorno di caccia".
Un paradosso figlio della burocrazia che tiene fermi i controlli dei parchi proprio quando la presenza delle Gev è indispensabile. I volontari non potranno entrare in servizio fino a quando non arriverà il nuovo abbigliamento.