Case vuote d’estate, tornano le bande di georgiani

Raid in zona Inganni, sventato da un carabiniere l’ennesimo colpo di una "batteria" di ladri incensurati

L'appartamento messo a soqquadro

L'appartamento messo a soqquadro

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Milano - Silenziosi. Agili. Espertissimi e veloci nell’usare grimaldelli. Incensurati in Italia e senza fissa dimora. Come fantasmi, vanno a caccia di case da svaligiare. Tutte caratteristiche dei ladri d’appartamento georgiani che tornano a fare paura in città nel periodo d’oro per i manolesta, l’estate, quando Milano è più vuota. Ieri notte a due di loro, per fortuna, è andata male: hanno scelto di colpire uno stabile di via Carozzi, zona Inganni, dove abita un carabiniere del Nucleo Radiomobile che allertato dai rumori nel cuore della notte ha chiamato i rinforzi. I due, di 39 e 41 anni, sono stati arrestati in flagranza per tentato furto in abitazione in concorso. Il più giovane ha accusato un malore cardiaco ed è stato portato in ospedale.

Non è in pericolo di vita. Per l’altro si sono subito aperte le porte del carcere. Senza una dimora fissa, seppur incensurati erano già incappati in controlli delle forze dell’ordine in diverse città del Nord Italia come "persone sospette". Elementi che lasciano pensare fossero specialisti, con organizzazioni solide e ramificate alle spalle. Magari reclutati in patria, scelti tra chi non ha precedenti in Italia e non desta sospetti all’arrivo, potendosi così spostare senza troppe difficoltà tra le città e nei quartieri ed entrando in azione con l’aiuto di basisti. Dopo i colpi, i ladri georgiani rientrano nel proprio Paese mentre i bottini già viaggiano in canali consolidati di ricettazione. Stavolta il copione si stava per ripetere, come centinaia di altre volte: i due sono riusciti a intrufolarsi nel condominio di via Carozzi poco prima dell’1 di ieri notte dopo aver danneggiato la serratura del portone principale. Nessuno si è accorto dell’invasione mentre con passo felpato raggiungevano il secondo piano.

Ma quando stavano armeggiando alla porta di un alloggio, un carabiniere residente nel condominio si è affacciato dal pianerottolo insospettito dai rumori. Ha notato i due, non li ha persi di vista e ha allertando nel frattempo i colleghi. Quando i militari del Nucleo Radiomobile sono arrivati nella palazzina, i ladri non avevano più via di scampo e sono stati arrestati. A quel punto, il più giovane si è portato le mani al petto accusando un malore ed è stato soccorso e portato all’ospedale Sant’Ambrogio dove gli è stato diagnosticato un principio di scompenso cardiaco. Un anno fa, ad agosto la polizia aveva smantellato una batteria di georgiani che si serviva di vedette in monopattino e che aveva come punto d’appoggio un covo in zona Bande Nere. In tre erano stati arrestati in flagranza in viale Bligny, dopo aver messo a soqquadro un appartamento e arraffato gioielli, orologi, soldi e giubbotti. E lo a ottobre erano stati fermati in sette, più un egiziano che custodiva la refurtiva nel freezer, nella sua casa di viale Monza. I furti erano sempre preceduti da sopralluoghi: sulle porte venivano lasciati filtrini di sigarette o frammenti di bottiglie di plastica, per essere certi che le case fossero al momento disabitate.

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