REDAZIONE MILANO

Fruttivendolo e pusher Arrestato

Era stato arrestato già due anni fa perché aveva nascosto cocaina dentro i peperoni. Scoperto dalla polizia mentre in pieno lockdown girava per queste “consegne speciali“. Ma a quanto pare il fruttivendolo, un uomo di 51 anni di Cologno Monzese, che era affidato in prova ai Servizi sociali, ci è ricascato: è stato arrestato martedì pomeriggio dalla polizia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio perché nel suo locale custodiva e spacciava hascisc e cocaina. A bloccarlo sono stati gli investigatori della Sesta sezione della Squadra Mobile, guidati da Massimiliano Mazzali e Marco Calì che avevano ricevuto segnalazioni sull’attività “sospetta“ dell’uomo. Martedì, durante l’appostamento, attorno alle 18 i poliziotti hanno visto entrare un cliente che ha parlato con il titolare e che poi è uscito dal negozio senza alcun sacchetto di frutta e verdura, così lo hanno perquisito: addosso aveva 0,4 grammi di cocaina ed è stato segnalato come assuntore. A quel punto è scattata la perquisizione nel locale: in uno stereo portatile sotto la cassa sono state scoperte altre due dosi, mentre dalla pedana sotto la cella frigo sono saltati fuori 50 grammi di hascisc. Oltre a materiale per il confezionamento. Per il fruttivendolo-pusher sono quindi scattate le manette.

In serata, in via Villapizzone a Milano, l’attenzione dei poliziotti si è concentrata su una Fiat 500 Enjoy, il cui conducente (che poi si è scoperto essere un ragazzo di 23 anni) avanzava lentamente e si fermava come se aspettasse qualcuno. I poliziotti lo hanno perquisito trovando in un calzino nascosto nei pantaloni 28 dosi di cocaina, per un peso totale di 17 grammi. A casa sua c’erano invece 3.200 euro in contanti, probabile provento di spaccio dato che il giovane risulta disoccupato.