Caso camici, la renziana Baffi: "No a mozione di sfiducia a Fontana"

La consigliera di Italia Viva: "Non condivido un modus operandi fatto di processi sommari"

Patrizia Baffi

Patrizia Baffi

Milano, 27 luglio 2020 - Questa mattina il governatore lombardo Attilio Fontana è intervenuto mattina in consiglio regionale. Il presidente della regione, indagato nell'ambito dell'inchiesta per la fornitura di camici a Regione Lombardia da parte della Dama (azienda di proprietà del cognato), si è difeso dalle accuse circa un suo ruolo nella trasformazione della fornitura da onerosa a gratuita. Mentre Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia  e gli altri gruppi che sostengono la giunta hanno ribadito il proprio sostegno a Fontana, le opposizioni hanno mosso al Governatore contestazioni nel merito e nel metodo.

Sulla mozione di sfiducia a Fontana è intervenuta la consigliera regionale Patrizia Baffi di Italia Viva. Secondo la consigliera renziana da parte del governatore c'è stato "un discorso lungo e dettagliato" e "un approfondimento molto puntuale, con precisazioni, anche sulle vicende che lo coinvolgono direttamente, che avrebbe potuto e dovuto chiarire al Consiglio Regionale da subito". "Da parte mia - ha annunciato l'esponente renziana - ho deciso di non sottoscrivere la mozione di sfiducia al presidente proposta dal Movimento 5 Stelle, perché ritengo che sia il frutto di una elencazione di fatti ancora sommari e la cui analisi non può essere completa ed esaustiva: una analisi seria e le conseguenti valutazioni politiche su un'emergenza che è tutt'ora in corso, potremo farla solo quando avremo tutti gli elementi utili". "Non condivido un modus operandi fatto di processi sommari", ha concluso. 

La codognese Baffi, era stata eletta a presiedere la commissione d'inchiesta regionale sul covid-19 e si era poi dimessa il 5 giugno, dopo la richiesta di lasciare l'incarico da parte dei vertici nazionali del suo partito, oltre che da Pd e 5 Stelle, e le polemiche in seguito alla sua elezione. "Poiché credo fermamente  - aveva scritto Baffi comunicando la sua decisione -  nell'importanza della Commissione d'inchiesta che avrà il compito di fare chiarezza sull'emergenza sanitaria che ha tanto segnato la nostra regione e le nostre vite e che dovrà anche portare all'avvio di un percorso di revisione della riforma sanitaria regionale, per sanare le carenze del sistema e superare le debolezze che sono emerse in questi mesi, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Presidente a far data da oggi, nella speranza che ciò possa contribuire a ristabilire un clima favorevole allo svolgimento dell'importante lavoro che ci aspetta". 

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