Fondi russi alla Lega, operazione saltata. E la Procura di Milano chiede l'archiviazione

Corruzione internazionale: indagati Savoini, ex portavoce di Salvini, l'avvocato Meranda e l'ex bancario Vannucci. Nel 2018 l'incontro a Mosca per una compravendita di petrolio

Matteo Salvini e Gianluca Savoini a Mosca (Ansa)

Matteo Salvini e Gianluca Savoini a Mosca (Ansa)

Milano, 17 gennaio 2023 - La Procura di Milano ha chiesto di archiviare l'indagine per corruzione internazionale nella vicenda sui presunti fondi russi alla Lega.

Indagato Gianluca Savoini, ex portavoce di Salvini

La richiesta, stando a quanto confermato da fonti giudiziarie, è stata firmata dai pm Giovanni Polizzi e Cecilia Vassena e vistata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale. E nelle prossime ore salirà all'ufficio gip e un giudice dovrà valutarla. La Procura era intenzionata a darne conto tramite un comunicato stampa. Per questo fino a ieri in Procura si diceva che non c'era stata ancora la richiesta di archiviazione, un passaggio che era ormai scontato e noto in questa indagine. L'istanza riguarda l'ex portavoce di Matteo Salvini e presidente dell'associazione LombardiaRussia Gianluca Savoini, l'avvocato Gianluca Meranda e l'ex bancario Francesco Vannucci, tutti indagati per corruzione internazionale.

Petrolio dalla Russia e soldi alla Lega

Al centro dell'indagine, passata per rogatorie anche in Russia (ma senza risposta delle autorità di Mosca), c'era una presunta trattativa, avvenuta all'hotel Metropol di Mosca con un incontro del 18 ottobre 2018, tra i tre indagati e altrettanti presunti intermediari russi su una compravendita di petrolio che, stando a una registrazione audio, avrebbe dovuto avere lo scopo di alimentare con 65 milioni di dollari le casse della Lega.

Operazione saltata

Trattativa non andata a buon fine (non sono state trovate tracce di passaggi di denaro) della quale esiste un file audio agli atti della Procura e prima finito sul web. Con perquisizioni e sequestri era stata anche rinvenuta la foto di un foglio con i dettagli dell'accordo nei cellulari di Savoini, Meranda e Vannucci. Nell'appunto comparivano presunte percentuali da dividere tra la Lega (4%) e gli intermediari russi (6%) su una partita di petrolio del valore di un miliardo e mezzo di dollari.

La richiesta di archiviazione

La Procura aveva chiesto alle autorità russe di poter ascoltare a verbale alcune persone, tra cui i presunti intermediari identificati. Richiesta rimasta senza risposta. Dopo tre proroghe indagini e dopo la scadenza dei termini per indagare è arrivata la richiesta di archiviazione.

L'incontro all'hotel Metropol di Mosca

All'incontro al Metropol sarebbero stati presenti Ilya Andreevich Yakunin e Andrey Yuryevich Kharchenko, quest'ultimo ex agente dei servizi segreti ed entrambi legati, pare, all'ideologo di estrema destra Aleksandr Dugin e a Vladimir Pligin, politico vicino al presidente Vladimir Putin. E anche Yury Burundukov, che sarebbe legato all'oligarca Konstantin Malofeev. 

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