Finale di Champions, la delusione dei 45mila di San Siro tra lacrime e orgoglio / LE FOTO

Il popolo nerazzurro aveva riempito lo stadio per spingere la squadra in campo a Istanbul: al triplice fischio un lungo applauso per i giocatori che hanno sfiorato l’impresa

Milano – Al triplice fischio dell’arbitro polacco Marciniak da San Siro si è alzato un lungo applauso per rendere onore alla squadra che ha sfiorato l’impresa. E anche in piazza Duomo, il cuore della città che avrebbe dovuto accogliere la festa, si sono comunque radunati in tanti per gridare in coro l’orgoglio nerazzurro.

Perché la grande occasione è sfumata (per pochissimo), ma l’amore resta intatto. L’inter ha perso 1-0 la finale che inseguiva da 13 anni. Ha lottato fino alla fine, ha anche sfiorato il gol in più di un’occasione, ma alla fine a prevalere sono stati gli inglesi del Manchester City, portati sul tetto d’Europa dalla rete di Rodri

I 45mila che si erano assiepati nello stadio milanese, arrivati da tutta Italia, per guardare il match in diretta hanno sofferto fino all’ultimo, tra cori e abbracci, sfottò ai cugini milanisti e scaramanzie, ci hanno creduto fino al 90° e per poco la loro gioia non è esplosa su quel maledetto colpo di testa di Lukaku. Così come, poco prima, stava per impazzire per un altro colpo di testa, questa volta di Dimarco, finito sulla traversa. 

E alla fine i tifosi nerazzurri sono costretti a lasciare lo stadio in silenzio, consolandosi a vicenda, asciugando le lacrime di rabbia e delusione di chi non è riuscito a trattenersi. Orgogliosi comunque di una squadra che quest’anno ha stupito tutti, qualificandosi in un girone ritenuto impossibile e poi approfittando delle occasioni che le sono capitate. 

Per i nerazzurri, e i loro supporter, la consolazione di aver affrontato la squadra degli sceicchi, delle campagne acquisti che valgono come una manovra economica, senza timori, anzi, rischiando di fare il colpaccio. 

Magra consolazione, per un popolo, quello interista travolto dall’entusiasmo dopo la netta vittoria in semifinale nel derby contro il Milan e che aveva colorato la città di nerazzurro fin dalle prime ore del pomeriggio. Occupando festosamente piazza Duomo e i tanti locali che proponevano la partita sui loro schermi, spingendo idealmente la squadra di Inzaghi, impegnata nella battaglia a duemila chilometri di distanza. Non è bastato. Ma la Champions c’è tutti gli anni.

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