REDAZIONE MILANO

Più treni e riduzione dei costi, ecco Ferrovie Nord del futuro

Il dg Gibelli: la sfida è una mobilità ecocompatibile e integrata di GABRIELE MORONI

AI VERTICI Andrea Gibelli dopo essere stato nominato presidente di Ferrovie Nord Milano a maggio, da questo mese ha assunto anche il ruolo di direttore generale della holding

Milano, 30 ottobre 2015 - Il treno mezzo sempre più metropolitano. Il treno al servizio dei pendolari, ma anche dei viaggi d’affari e di scoperta culturale di una Lombardia tutta da vivere. È il futuro che disegna Andrea Gibelli, dallo scorso maggio presidente e da ottobre direttore generale di Ferrovie Nord Milano, la holding che controlla, fra gli altri, al 50% Trenord, al 100 Ferrovie Nord e Fnma (aurosevizi), al 60 Nord Energia, al 40 DB Shenker, con oltre 5.000 dipendenti.

Presidente Gibelli, c’è una priorità di interventi?

«Il primo intervento è il rinnovamento della società in termini di efficienza, di riduzione dei costi, di copertura di posizioni e di organigramma con figure specialistiche e tecniche selezionate dal mercato. Dopo questo primo passo, la grande progettazione di un piano industriale di Fnm».

Con quali coordinate?

«La grande svolta culturale con Expo ha portato migliaia di persone a scegliere il treno come mezzo di spostamento da Milano e dall’hinterland. È stata un’offerta assolutamente inattesa che ha rovesciato gli stereotipi della mobilità, che prima portavano a privilegiare la gomma al treno».

In questa linea quale sarà lo sforzo di Fnm?

«Quello di un’offerta sempre più integrata, dove ferro e gomma tradizionali saranno sempre più compatibili con offerte in arrivo da soggetti privati, per esempio per il car-sharing. In molti situazioni oggi il trasporto su gomma è in concorrenza con il ferro. Non deve essere più così. Vedo invece tre sviluppi. Una loro integrazione complementare e capillare. La mobilità elettrica ecocompatibile. Il ridisegno di una Lombardia dove il trasporto pubblico, che oggi è principalmente per i pendolari, sia invece caratterizzato da una pluralità di spostamenti lungo l’asse turismo-affari. Questo nel grande perimetro di una regione dove sia sempre più agevole spostarsi, con servizi sempre più efficienti e qualità dela vita sempre migliore».

La sicurezza...

«Con l’introduzione dei vigilantes, grazie a un intervento preciso e determinato della ad di Trenord Cinzia Farisè, è stato colmato un vuoto. Ovviamente, rimane aperto il tema dell’accessibilità ai binari, del controllo degli accessi, che riguarda sia Fnm, che detiene un numero significativo di stazioni, sia Rfi, che detiene la maggior parte delle stazioni in Lombardia».

di GABRIELE MORONI