Fanghi nei campi, "niente veleni in tavola"

Parabiago, Cucchi ha incontrato le ditte che hanno ricevuto i gessi di defecazione da un’azienda finita al centro di un’inchiesta

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di Giovanni Chiodini

Il sindaco Raffaele Cucchi ha smentito l’utilizzo di fanghi tossici su campi coltivati. "Abbiamo incontrato le due aziende agricole che hanno ricevuto i gessi di defecazione dall’azienda bresciana, finita al centro dell’inchiesta aperta dalla Procura di Brescia, verificando con loro le quantità e quelli che sono stati i terreni su cui i fanghi stessi (privi dei trattamenti necessari prima dello spandimento sui terreni agricoli) sono stati realmente sparsi. Dalle aziende abbiamo avuto la conferma che quei fanghi non sono stati sparsi su terreni coltivati con cereali e foraggi destinati all’alimentazione umana e animale. Bensì alla produzione di biomasse".

Queste le parole del primo cittadino, tra le comunicazioni di apertura del consiglio comunale di martedì sera, smentendo definitivamente le voci che davano questi fanghi usati sui terreni coltivati per produrre farine alimentari, e nello specifico del Pane di Parabiago. "Nei giorni scorsi – ha aggiunto Cucchi – c’è stata una riunione nella sede della Città metropolitana con la presenza dei sindaci dei Comuni interessati dallo spagliamento dei fanghi arrivati dall’azienda bresciana, di Arpa, Ats e dei Parchi locali. Essendo coinvolte ben sette provincie lombarde, più alcuni territori in Piemonte e in Veneto, Arpa ha annunciato che a livello regionale sarà attivato un tavolo congiunto per condividere e valutare come procedere in maniera omogenea sul protocollo di controllo dei materiali interessati, sulla raccolta di notizie dalle aziende utilizzatrici in merito ai periodi di utilizzo, alle quantità smaltite, alle pratiche agronomiche attuate e alle superfici interessate, così da determinare anche puntuali interventi di ripristino".

"Tutto questo – ha specificato il sindaco – dovrà essere concordato non solo con la Regione, ma anche con la Procura dal momento che sono ancora in corso le indagini". Cucchi, dopo aver sottolineato come a Parabiago questo sia stato fatto autonomamente dal Comune subito dopo le prime notizie relative alle aziende coinvolte, ha confermato che le due aziende parabiaghesi che hanno ricevuto i terreni da smaltire dispongono di tutti i documenti trasmessi loro dalla società bresciana, con le indicazioni delle loro caratteristiche, e che anche sulla base di questi Arpa deciderà quali tipo di analisi effettuare. Un secondo incontro a livello di Città metropolitana si terrà tra una quindicina di giorni.

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