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Piazzale Loreto, ricordati i martiri dell'eccidio: "Milano democratica nata qui"

"Piazzale Loreto e' un simbolo della storia antifascista di Milano", il sindaco Pisapia ha ricordato l'eccidio di 15 partigiani avvenuto il 10 agosto 1944

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Milano, 10 agosto 2015 - "Piazzale Loreto e' un simbolo della storia antifascista di Milano. Un simbolo su cui si fonda tanta parte di quella crescita civile degli ultimi decenni che ha reso Milano un modello di civismo e di partecipazione democratica. La nostra citta' oggi non sarebbe la stessa senza il sacrificio dei quindici partigiani. Non sarebbe la stessa senza la Resistenza, che ha rappresentato uno dei momenti piu' alti e qualificanti della nostra storia". Cosi' il sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla commemorazione del 71esimo anniversario dell'eccidio fascista del 10 agosto 1944 in piazzale Loreto, durante il quale vennero fucilati 15 partigiani. "Essere qui oggi - ha aggiunto -, onorare la memoria di questi martiri vuol dire riaffermare i valori di allora e i nostro impegno quotidiano, come cittadini e come amministratori".

"La Milano democratica e antifascista che conosciamo oggi è nata anche qui, in piazzale Loreto, grazie a questi cittadini che con il loro esempio hanno restituito dignita' a un Paese infangato da una dittatura sanguinaria - ha concluso il sindaco Pisapia -.In questo luogo dove la dittatura ha portato la morte, l'Italia democratica ha piantato i semi della propria rinascita. La solidarieta' dei milanesi in questi mesi e anni difficili e' stata la dimostrazione di quanto e' forte e radicata l'eredita' con cui la Resistenza ha arricchito la nostra citta'".

Presenti alla cerimonia, fra gli altri, Mario Mantovani in rappresentanza della regione Lombardia, Roberto Cenati, presidente di Anpi, i rappresentanti del Comitato permanente antifascista, i rappresentanti della questura, della guardia di finanza e della prefettura e alcuni familiari delle vittime.

MANTOVANI - "Guardando il monumento qui collocato in onore dei 15 cittadini italiani uccisi nel 1944 si scorge sullo sfondo il palazzo del Consiglio regionale lombardo. Una visione non casuale, fortemente simbolica, che testimonia la presenza di Regione Lombardia ove si celebrano valori di liberta' e democrazia". Cosi' ha aperto il suo intervento il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani. "Il ripudio della guerra, sancito dalla nostra Costituzione, costituisce un principio fondamentale nel diritto internazionale universalmente riconosciuto che promuove pace e giustizia fra le Nazioni. Attualmente pero' oltre 60 Stati nel Mondo sono coinvolti in guerre internazionali o interne e cio' non e' accettabile" ha continuato Mantovani.

Piazzale Loreto all'epoca era il maggior punto di convergenza del pendolarismo milanese, i nazisti lo scelsero per trasmettere un duro monito alla popolazione. "L'eccidio di piazzale Loreto ha lasciato un segno indelebile per la citta' di Milano - ha concluso Mantovani -. In quell'occasione i Milanesi reagirono con coraggio e determinazione. Lo stesso coraggio e la stessa determinazione che, sono sicuro, sapranno dimostrare anche in futuro, per ripudiare ogni forma di violenza, ma soprattutto per difendere una citta' come Milano, che noi vogliamo libera e sicura".