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Bimbo annegato in piscina: la salma del piccolo Diego Montironi restituita alla famiglia

Bibbona, è stato un incidente: la Procura di Livorno dà il via libera per i funerali

I carabinieri davanti alla villa di Bibbona

Si è trattato di un incidente. Questo quanto emerso dall’autopsia eseguita nell’obitorio dell’ospedale di Cecina sul corpicino del piccolo Diego Montironi, il bambino milanese di tre anni morto annegato il 26 agosto in Toscana, nella piscina della villa della nonna materna, Manola Murzi, 64 anni, originaria di Livorno. La Procura della Repubblica di Livorno ha dato così il nulla osta per le esequie. È stato confermato che si è trattato di una morte per incidente. Il dramma è avvenuto a Bibbona, in provincia di Livorno, in località Il Poggio alle Tane dove si trova la residenza estiva dei nonni di Diego (nella foto l’ingresso). Il piccolo è scivolato dentro la piscina probabilmente per recuperare un giocattolo.

La nonna non si è accorta subito di quello che stava accadendo perché poco distante. Quando ha voltato lo sguardo in direzione della piscina ha visto il piccolo in acqua esanime. Disperata, lo ha tirato fuori dalla piscina e ha chiesto aiuto. È intervenuta un’ambulanza partita da Cecina con il medico rianimatore a bordo. E’ stato allertato anche l’elisoccorso nella speranza che potesse servire, ma così non è stato. Il piccolo viveva a Milano con i genitori Matteo Montironi, avvocato, e Sara Fioravanzi, manager, e i nonni materni, Manola Murzi e Roberto Fioravanzi (milanese di 74 anni). I genitori avevano affidato Diego ai nonni per i preparativi del loro matrimonio.