BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Dopo le polemiche ecco la festa. Duemila musulmani in preghiera

Pioltello, fedeli nell’area eventi dopo il rifiuto del Comune di concedere il parco e l’intervento del Prefetto

Pioltello, fedeli nell’area eventi dopo il rifiuto del Comune di concedere il parco e l’intervento del Prefetto

Pioltello, fedeli nell’area eventi dopo il rifiuto del Comune di concedere il parco e l’intervento del Prefetto

Festa del Sacrificio, 2mila musulmani pronti a pregare in piazza dei Popoli a Pioltello dopo il diniego del Comune a concedere un parco, interviene la prefettura, fedeli spostati nell’area feste, alla fine si è svolto tutto senza incidenti. A parte quello istituzionale.

Alla base del no dell’amministrazione "un abuso edilizio non ancora sanato dall’associazione El Huda nei locali di via Cimarosa - spiega la sindaca Ivonne Cosciotti - Avevo concesso in deroga alla legge regionale l’area feste per il culto per l’intero mese di maggio, ma il sodalizio voleva uno spazio verde. Poi, non mi hanno detto più nulla, salvo comunicare alla Questura la loro intenzione di radunarsi davanti al Municipio per celebrare la ricorrenza". Solo un intervento in zona Cesarini ha evitato il ritrovo. "Sono stati i primi 20 anni fa ad avere l’autorizzazione a ritrovarsi proprio in una stanza in via Cimarosa, poi hanno abbattuto i muri ed è cambiato tutto - ancora Cosciotti -. Ho chiesto il rispetto delle regole, a loro come a tutti gli altri. Non ci sono eccezioni".

Da tempo il gruppo chiede un posto adeguato per pregare. L’aveva fatto in occasione della fine del Ramadan davanti ancora a più di 2mila fedeli in arrivo da tutto il territorio e l’ha ribadito l’altro ieri. I credenti erano tornati a Pioltello proprio lo scorso marzo dopo 8 anni di assenza fra Covid e polemiche.

"Ci riuniamo in uno scantinato sotto un palazzo, una soluzione che presenta evidenti limiti di sicurezza e dignità - aveva detto il presidente Mohamed Pietro Danova -. I provvedimenti del Comune che ne impongono la chiusura ci spingono a cercare una soluzione".

Da qui l’acquisto a spese degli osservanti di un capannone in via Wagner, ma ci sono vincoli urbanistici "da rivedere". Il progetto vuole dare a Pioltello "non solo un luogo di culto, ma anche un importante centro di aggregazione socio-culturale al servizio di tutta la cittadinanza e in particolar modo dei giovani". Qui, dove un abitante su quattro è straniero, il dialogo interreligioso è consolidato e basato su molti momenti di condivisione: dalla Luce di Betlemme con tutte le confessioni, alla preghiera davanti al presepe a fine anno. Immagini potenti in tempi di guerra.