REDAZIONE MILANO

Dopo-Bardelli, i nomi. Bussolati, Pizzul, Fiano. Spunta anche Bottero

Oggi la decisione di Sala sul sostituto dell’assessore

A sinistra, il sindaco Giuseppe Sala: oggi è attesa la sua decisione sul sostituto di Guido Bardelli nella Giunta comunale

A sinistra, il sindaco Giuseppe Sala: oggi è attesa la sua decisione sul sostituto di Guido Bardelli nella Giunta comunale

Il sostituto di Guido Bardelli dovrebbe essere indicato oggi dal sindaco Giuseppe Sala. Le indiscrezioni che filtrano da Palazzo Marino e dal Pd meneghino puntano su un’accelerazione della definizione del rimpastino di Giunta. Oggi peraltro è in programma proprio una seduta dell’esecutivo comunale. L’occasione giusta perché il sindaco indichi il nuovo assessore e la parziale modifica di assegnazione delle deleghe? Sembrerebbe proprio di sì.

In attesa della mossa ufficiale del primo cittadino, non resta che delineare la rosa per il sostituto di Bardelli, l’ormai ex assessore alla Casa: dopo l’intervento di lunedì pomeriggio in Consiglio comunale, infatti, l’avvocato ha formalizzato le sue dimissioni, provocate da alcune intercettazioni telefoniche, tra cui la frase "dobbiamo far cadere questa Giunta" che Bardelli ha detto all’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione nella gestione degli atti urbanistici di Palazzo Marino. Sala vuole voltare pagina e nelle ultime ore ha consultato la rosa di nomi presentatagli martedì dal segretario metropolitano del Pd Alessandro Capelli e gli altri nomi extradem emersi.

Partiamo dalla rosa del Pd. I primi nomi citati sono quelli del consigliere regionale Pietro Bussolati (al suo posto, al Pirellone, subentrerebbe Lorenzo Pacini, attualmente assessore nel Municipio 1), dell’ex consigliere del Pirellone Fabio Pizzul, dell’ex deputato Emanuele Fiano e del criminologo Roberto Cornelli, già segretario milanese del Pd così come Bussolati. Ieri è spuntato anche il nome del democratico Fabio Bottero, ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, Comune dell’hinterland da lui guidato dal 2014 al 2024. Fuori dalla rosa dem, invece, viene indicato Simone Zambelli, ex presidente del Municipio 8.

Nomi a parte, l’altro nodo da sciogliere riguarda le deleghe. Non va escluso, infatti, che Sala punti su un rimpastino di deleghe e che quella alla Casa, fino a lunedì di Bardelli, venga assegnata a un assessore già presente in Giunta. L’obiettivo principale del sindaco, infatti, è che il Piano straordinario per la Casa avviato dallo stesso Bardelli venga portato avanti senza ritardi dal Comune. Un obiettivo che potrebbe essere raggiunto più facilmente da un politico o tecnico già presente in Giunta. In pole l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi?

Sullo sfondo del rimpastino, restano i rapporti tra sindaco e Pd in vista delle elezioni comunali del 2027. I dem puntano a un rilancio dell’amministrazione, parlano di "discontinuità" nell’azione comunale sui fronti dell’urbanistica (sì a un nuovo Piano di governo del territorio distinto e distante dalle regole e dalla prassi finite nel mirino della Procura), dell’abitare (accelerare sul Piano Casa) e sulla sicurezza (coniugare maggiori controlli con l’accoglienza dei migranti). Sala gradirà di essere discontinuo a se stesso?

Massimiliano Mingoia