Assago, Doggo ucciso dalla stricnina: "Crudeltà incomprensibile"

I proprietari del cane avvelenato con polpette lanciate nel giardino: "Se ci sono telecamere, vorremmo vedere i video per capire chi è stato"

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di Massimiliano Saggese

Doggo è morto. E’ stato avvelenato con polpette alla stricnina il 21 settembre. Si tratta dell’ennesima assurda violenza contro un cane perpetrata da una mano per ora rimasta sconosciuta. Doggo era un meticcio di due anni e mezzo che viveva con la sua familgia ad Assago in via Aldo Moro, in una viletta. La notte fra il 20 e 21 settembre qualcun ha lanciato nel giardino di casa alcuni bocconi di carne farciti di veleno. Doggo era un cucciolone di taglia media grossa e ne ha mangiati alcuni. Dopo alcune ore ha iniziato a star male ed è inizato il calvario durato una settimana. E’ morto martedì dopo una settmana di sofferenza nella clinica dove era stato ricoverato. Per quale motivo qualcuno ha anciato delle polpette avvelenate con della stricnina, un prodotto fuori commerco da anni? Per mettere a segno un furto in abitazione oppure perché forse l’animale infastidiva qualcuno? Domande a cui vorrebbe dare risposte la propretaria, Marina Berry Berardi che non si dà pace: "Noi non abbiamo avuto mai problemi con nessuno, inoltre essendo una famiglia numerosa qualcuno è sempre in casa. E quando usciamo non lo lasciavamo mai solo in giardino. Non ci capacitiamo ancora". La donna lancia un appello a tutti i proprietari di cani (ad Assago sono molti). "Vorrei sapere se altri animali sono stati avvelenati in zona e vi invito a fare attenzione. Nel mio giardino hanno lanciato numerosi bocconi di carne avvelenati. Se qualcuno ha delle telecamere in zona che hanno ripreso qualcosa, vorrei avere i filmati". Doggo era un bel cane, spesso veniva scambiato per un pastore belga che solo un mese fa scorrazzava sulla spiaggia in vacanza con i suoi proprietari. Un meticcio adottato due anni fa in un canile che il 15 gennaio avrebbe compiuto 3 anni.

"Lo abbiamo adottato nel canile di Segrate della lega per la difesa del cane - racconta Marina Berry Berardi - era arrivato da Altamura tramite staffetta durante il lockdown. Avevano gettato tutta la cucciolata in un sacchetto di plastica in un cassonetto ma le volontarie lo avevano salvato e fatto arrivare qui fra il 15 e il 16 maggio del 2020. Il giorno dopo lo abbiamo adottato noi". Hanno fatto di tutto per salvarlo alla clinica San Rocco di Siziano: "Vorrei ringraziare la dottoressa Francesca e tutto il suo staff: ha fatto di tutto. Gli ha fatto oltre 20 lavande gastriche. Lo ha vegliato giorno e notte. In 40 anni di attività non aveva mai visto una quantità di veleno simile". Un’estate assurda per gli amici a 4 zampe. A Dresano a fine luglio Toby un volpino meticcio di 14 anni era stato strangolato con fascette di plastica. Il fatto era avvenuto dopo le 4: i suoi proprietari erano appena partiti per le vacanze e la figlia rientrata a casa al mattino aveva trovato il cane senza vita. E a Opera un cane era stato ferito con pallini sparati da una pistola ad aria compressa.

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