Nasce il distretto dell'audiovisivo: Milano punta a produrre film e fiction

Primo passo: 22 autori hanno incontrato editori e case di produzione televisive e cinematografiche

I giovani autori che hanno incontrato le case di produzione

I giovani autori che hanno incontrato le case di produzione

Milano, 7 febbraio 2019 - In cantiere c’è un distretto vero e proprio, il distretto dell’audiovisivo di Milano. Che ieri ha cominciato a prendere forma: al Teatro Dal Verme 22 autori hanno incontrato editori e case di produzione televisive e cinematografiche. Alla regia del progetto “StoryLab” e dei suoi “Milano Pitch” ci sono l’Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo della Cattolica, la Civica scuola di Cinema Luchino Visconti e Studio Noesis. Fra gli alleati Fondazione Cariplo, Colorado Film, 3Zero2 Tv e Chili. Sul tavolo i migliori progetti di romanzi, film e serie tivù selezionati da due giurie con l’obiettivo di farli venire alla luce. «Il 40% degli autori selezionati ha partecipato al Master in International Screenwriting and Production della Cattolica - spiega il direttore Armando Fumagalli -, ci sono scrittori esordienti con ottima qualità di scrittura che qui avranno la loro occasione e anche scrittori con un bel curriculum che potranno avere il lancio definitivo». Trecento i soggetti o le sceneggiature che hanno partecipato al bando: per il cinema - in tutte le sue sfumature dal dark al commedy - ne sono stati selezionati cinque. Cinque le serie tivù, quattro libri per ragazzi dagli 8 ai 12 anni, in cerca di editore, altri quattro dedicati agli adolescenti. Cinque i progetti finanziati con la prima borsa di studio da 36mila euro. C’è fame di storie e Milano, che ha già il suo storico distretto editoriale e punta all’audiovisivo.

«Non è una contrapposizione con Roma - precisa Fumagalli - ma un modo per far crescere quello che già c’è. Il cinema in Cina c’è sia a Pechino che a Shanghai, è ragionevole sia più presente a Milano». Che sta attirando anche Amazon, alla ricerca di una sede per le serie tivù. «Ci sono voci che vogliano aprire qui, vediamo se sarà vero. Lo speriamo», sorride il direttore del Misp. Cinema e tivù - in espansione - potranno essere motore e dare occupazione (57mila gli addetti nel 2017) come l’editoria per ragazzi che continua a trainare il settore: il 43% dell’export dei diritti d’autore viene da qui.

«Il distretto dell’audiovisivo è a Milano e si apre a tutta la Lombardia - spiega Laura Zagordi, direttrice della Civica scuola di cinema Luchino Visconti - nasce in un terreno già ricco di formazione nel settore, mette al centro la scrittura perché vuole raccontare mondi. Ora vogliamo far crescere i talenti mettendo in comunicazione professionisti e produzione. E ci divertiamo a farlo». All’evento anche la scrittrice Licia Troisi e l’attrice Cristiana Capotondi, fondatrice del Festival Fuoricinema nella sua città d’adozione, Milano: «Qui ci sono maestranze straordinarie che vengono dal mondo dell’advertising e che ora rischiano di essere messe all’angolo per le nuove tendenze della pubblicità, volte a un abbattimento dei costi di produzione - ha sottolineato -. È importante che nel distretto si possano immergere in una realtà, quella di cinema e serie televisive, che vede Milano e la Regione ancora poco sfruttate». I talenti ci sono, le location pure. «E c’è una Milano Movie Week da riempire di storie».

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