Maltempo, dal Lambro riemergono due corpi. Numero unico e task force: "Pronti a risarcire i danni"

Da via Idro la segnalazione di una persona nel fiume, perlustrato tutto il fiume fino a via Rombon. A Inzago invece è riemerso in un canale il corpo senza vita di un'anziana

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Milano, 9 giugno 2014 - Poco dopo mezzogiorno è arrivata la segnalazione di un corpo che galleggiava nel fiume Lambro. La segnalazione è partita da via Idro e, riferisce il 118, le ricerche sono ancora in corso. A notare il cadavere sarebbe stato un gruppo di operai, intento a liberare il letto e gli argini dalle macerie e le pietre portate dalla piena. Stando a quanto raccontato, avrebbero visto un corpo galleggiare a faccia in giù, che scorreva con la corrente. Giunti sul posto, i vigili sono ora impegnati in ricerche e perlustrazioni su tutto il tratto fino a via Rombon.

Le ricerche del corpo avvistato sono rese particolarmente difficili dal Lambro in piena che non consente ai sommozzatori di entrare in acqua in sicurezza. Per le condizioni meteorologiche in peggioramento (e' attesa una nuova perturbazione) anche l'elicottero inviato da Varese dopo alcuni giri di perlustrazione e' dovuto rientrare alla base. La segnalazione dei due operai e' stata molto precisa e dettagliata e hanno descritto la persona quasi sicuramente un uomo, di carnagione chiara e capelli scuri, con indosso una maglietta bianca e pantaloni corti blu.

Al momento non ci sono denunce di persone scomparse nelle ultime ore. Quindi tutte le ipotesi sono ancora aperte. Le ricerche sono state sospese perchè le condizione del Lambro non permettono di poter scandagliare le acque.

 

L'esondazione di martedì mattina ha poi fatto riaffiorare anche il corpo senza vita di un'anziana, recuperato dai soccorritori del 118 a Inzago, in provincia di Milano, all'interno di un canale che attraversa il centro abitato. Secondo le prime ricostruzioni quest'ultimo decesso sarebbe causato da un gesto intenzionale: il nipote infatti avrebbe parlato con lei questa mattina. Questa tragedia quindi non avrebbe a che fare con l'esondazione

LA TASK FORCE - L'emergenza però è solo un ricordo: il sole che ha scaldato Milano e il lavoro degli uomini di Amsa e Protezione Civile hanno permesso alla città di rimettersi in moto. Il Comune attiverà nei prossimi giorni un numero unico per aiutare le persone (semplici cittadini o commercianti) che hanno subito danni dalla piena dei fiumi. Il sindaco Pisapia ha dichiarato: "Chiediamo scusa a tutti, siamo pronti a risarcire i danni". Palazzo Marino ha poi risposto alle critiche, dicendo di avere stanziato 6 milioni di euro per i tombini in 3 anni, mentre la precedente amministrazione (quella guidata da Letizia Moratti) nemmeno un euro.

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