Derby Inter-Milan: Meazza tutto esaurito, sul web biglietti a 570 euro

Bagarini scatenati per la sfida fra le due squadre milanesi

Tifosi Milan e Inter

Tifosi Milan e Inter

Milano, 2 settembre 2017 - Manca ancora un mese e mezzo, ma la febbre da derby è già altissima. Mercoledì il sito Internet dell’Inter è andato in tilt: troppe le richieste di biglietti per la Stracittadina del prossimo 15 ottobre allo stadio di San Siro. Portale impallato. Dopo la prevendita riservata ai soli abbonati, da mercoledì scorso l’accesso online all’acquisto dei biglietti è consentito solo ai possessori della tessera del tifoso (interista) «Siamo noi» e il Meazza va già verso il «tutto esaurito». Basta dare un’occhiata al sito www.inter.it per rendersene conto. «Primo rosso: sold out». «Primo arancio: sold out». «Secondo rosso: sold out». «Secondo arancio: sold out». «Terzo rosso: sold out».

Ma è davvero così, i biglietti per Inter-Milan sono già introvabili? No, non è così. Basta avere soldi in tasca e una fede incrollabile in Inter o Milan e i ticket saltano fuori, anche nei settori dove il sito della società nerazzurra li indica come «sold out». I siti Internet di «secondary ticketing» – i cosiddetti siti di bagarinaggio online – i biglietti per il derby li hanno, eccome se li hanno. Solo che li mettono in vendita al triplo, anche al quadruplo del prezzo ufficiale. Un ticket da 175 euro per il primo anello rosso ieri pomeriggio era in vendita sul sito Viagogo a 658 euro (settore Z), un altro a 570 euro (settore X03).

Prezzi folli, prezzi da bagarini. Ma spostandosi in un settore completamente diverso dello stadio, il terzo anello, non va molto meglio per chi è a caccia dell’agognato tagliando per la Stracittadina. Per un biglietto per il terzo anello rosso, che costava 50 euro sul sito dell’Inter (il settore è sold out), si può spendere fino a 149 euro (settore 325). Il triplo del costo da botteghino ufficiale. Non è finita. Un ticket per il secondo anello arancio, in vendita fino a mercoledì a 105 euro, adesso si trova su Viagogo a 294 euro. Sempre il triplo. Ma oltre al danno c’è la beffa. Sul sito di secondary ticketing compare la scritta «Puoi risparmiare fino al 40%».

Risparmiare? Il verbo sembra del tutto inopportuno. E lo potrebbe diventare ancor di più per chi non è abbonato all’Inter e non possiede la tessera «Siamo noi». Tutti quei tifosi, interisti o milanisti, dovranno aspettare fino all’8 settembre per la vendita libera online sul sito dell’Inter. Ma a quel punto il rischio è che San Siro sia già tutto esaurito. E peggio ancora potrebbe andare a chi vuole attendere la vendita libera nei punti fisici autorizzati che partirà il 13 settembre: quel tifoso rischia di vedere solo il cartello «tutto esaurito». E se proprio vuole andare al Meazza a vedere il derby non potrà che affidarsi ai bagarini, online e non. L’Inter, intanto, si frega le mani e punta al record d’incasso: oltre 4,2 milioni di euro. Una domanda, però, sorge spontanea: perché moltissimi biglietti riservati agli abbonati e ai possessori della tessera del tifoso sono finiti subito nelle mani dei bagarini online?

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