Così i narcos reclutano insospettabili "Ma posso uscirne quando voglio?"

Blitz antidroga, la storia di un macellaio spinto dai debiti verso la criminalità. Prime ammissioni degli arrestati

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di Nicola Palma

Il suo primo pensiero è per la moglie: "Non se ne può mai accorgere?". Il reclutatore lo tranquillizza: "Se non sa come va innescato il meccanismo...". Poi l’altro tarlo, ripetuto come un mantra: "Una cosa che è importante, scusami... se io mi riprendo economicamente, voglio uscire... cioè...". E l’interlocutore lo rassicura ancora: "Vai fuori dalle balle... per loro non rappresenti un peso, quindi ora capisci...". Negli atti dell’inchiesta di Dda e Squadra mobile che due giorni fa ha smantellato un’associazione a delinquere che per almeno due anni ha smerciato centinaia di chili di droga sull’asse Sudamerica-Olanda-Italia, si trovano anche storie come quella di G.N., cinquantunenne originario di Napoli ma trapiantato nel Lodigiano: professione macellaio, incensurato, in gravi difficoltà economiche per i debiti accumulati al gioco. Il profilo perfetto per chi cerca un insospettabile a cui far custodire soldi o carichi di stupefacenti in attesa di essere smerciati.

E in effetti è proprio questo che gli propone il 18 luglio 2020 l’amico Renato Mandelli, a sua volta assoldato dall’organizzazione criminale guidata da Andrea Deiana (ancora ricercato), il broker con contatti di primissimo livello (dal "boss dei Van Gogh" Raffaele Imperiale a Vincenzo Amato, dagli uomini del clan Mazzarella a persone vicine agli ambienti del capo ultrà laziale assassinato Fabrizio Piscitelli detto "Diabolik") che si fingeva gallerista d’arte ad Amsterdam per ripulire il denaro sporco accumulato con le maxi spedizioni di cocaina, ketamina, hashish e marijuana dirette in Lombardia, Lazio, Abruzzo e Campania. L’estate di due anni fa rappresenta un passaggio cruciale per il futuro prossimo della banda, ricostruiscono gli specialisti della Narcotici coordinati dai pm della Dda Alessandra Dolci, Silvia Bonardi e Cecilia Vassena e guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo: dopo lo smantellamento delle principali base operative, a seguito di un "falso positivo" legato al presunto ritrovamento di una cimice in macchina, i luogotenenti Manuel Zucca e Angelo Di Monte stanno rimettendo in piedi l’intera struttura. Del resto, qualche settimana dopo quel colloquio preliminare tra Mandelli e G.N., Deiana in persona si presenterà all’ombra della Madonnina: ci arriva sì per accompagnare la compagna a partorire la loro primogenita all’ospedale San Giuseppe, ma in realtà sfrutta la trasferta pure per incontrare i suoi contatti in diverse Regioni (da Firenze a Roma). Conclusione: servono uomini. E, in particolare, vanno reclutati i "fantasmi", quelli senza precedenti che non attirano l’attenzione delle forze dell’ordine e di cui i narcos si servono sempre più di frequente per tenere al sicuro ciò che hanno di più prezioso: la droga e i contanti. Uno è proprio G.N., letteralmente con l’acqua alla gola in quel frangente. Mandelli gli spiega a grandi linee cosa gli verrà richiesto: dovrà tenere in casa un mobiletto a due ante ("120x60" le misure), anche se l’ideale sarebbe "un box in nero" lontano dall’appartamento intestato a moglie e figlio. "Sotto c’è lo zoccolino", vale a dire il doppiofondo dove stipare panetti e mazzette. "Va innescato un meccanismo – aggiunge Mandelli –. Gli orari li decidi tu... tu dici “Io normalmente lavoro... sono libero da mezzogiorno alle due della giornata e dalle 4 alle 7...". "Ma quando loro vengono da me mi danno un sacchetto, quattro o cinque pacchi?", chiede G.N.

"Loro ti consegnano un borsone tipo come quelli... come se dovessi andare in palestra...". "Dove me lo consegnano?". "Eh vengono loro... è un sistema". Poi il macellaio arriva al punto: "L’importante che rimane... come ho detto che posso uscire quando voglio...". Mandelli gli dice di stare tranquillo quando l’amico gli chiede "Quando parlerò con queste persone sono in pericolo?" e soprattutto gli suggerisce di non esordire con dubbi e interrogativi quando incontrerà i suoi referenti: "Gli dici che ti metti a disposizione, che ti servono dei soldi, loro sanno perfettamente che uno non lo può fare tutta la vita...". Il reclutatore spiega al neofita che il momento potrebbe arrivare molto presto ("Forse a settembre...") e che dovrà entrare in contatto con Massimo Falzarano, il corriere di "Nestor" Zucca e "Milly" Di Monte. Alla fine, sarà proprio "Max" a scartare G.N., scoraggiato e infastidito da "tutte le sue paranoie legate alla tenuta dello stupefacente". "Quello si crede che io lo ammazzo...", aggiorna Mandelli dopo l’incontro in provincia di Lodi.

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