No Green pass, corteo paralizza Milano: 100 identificati, 10 denunciati e un arresto

A Milano i manifestanti sono arrivati a circa 600 metri dalla Camera del lavoro. Giornalisti spintonati e minacciati, in piazza anche l'ex br Ferrari

Corteo no Green pass Milano

Corteo no Green pass Milano

Milano, 6 novembre 2021  - Calano i numeri ma resta alto il livello di tensione durante l'ennesimo sabato di proteste contro il Green pass (il 16esimo consecutivo per Milano). I cortei organizzati in tutta Italia, caricati da timori per la paura della diffusione del contagio e i divieti imposti nei giorni precedenti, si sono svolti con un netto calo di adesioni. E il tentativo di accendere scintille in piazza stavolta è stato spento rapidamente dalle forze dell'ordine. Tensione, scontri e lancio di bottiglie alle manifestazioni no green pass di Trieste, Milano e Torino che su indicazione della Questura dovevano seguire un percorso concordato e chiudere entro le 21.

A Trieste lanci di bottiglie e cariche della polizia

A Trieste, dove e si registra la più alta impennata di contagi di tutta Italia, hanno sfilato circa 8.000 persone senza distanziamento e uso delle mascherine. Assente il portuale Stefano Puzzer che aveva dato i via alle proteste. Slogan contro il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che aveva firmato un'ordinanza per limitare il percorso del corteo e imporre alcune prescrizioni: "Babbeo, beccati 'sto corteo" e offese alla redazione del quotidiano triestino "Il Piccolo". Intorno alle 19.30, la tensione è salita e gli animi si sono scaldati: alcuni  manifestanti si sono staccati per raggiungere piazza Unità d'Italia, luogo simbolo delle proteste, interdetto alla manifestazione. Qui si sono consumati scontri tra le forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Il cordone di polizia è stato oggetto di insulti e invettive e lancio di bottiglie di vetro, ma ha respinto i manifestanti verso piazza della Borsa. Le forze dell'ordine hanno caricato usando manganelli e forse una persona è rimasta contusa. A terra tavolini e sedie dei bar della zona

Corteo deviato e traffico bloccato a Milano: dieci denunciati e un arresto

corteo no Green pass a Milano
corteo no Green pass a Milano

Uno spezzone di circa 2.000 manifestanti No Green pass ha continuato a tentare cambi di direzione violando le prescrizioni. Questo più consistente spezzone di manifestanti - informa la Questura -

Corteo no green pass a Milano
Corteo no green pass a Milano
è stato più volte bloccato dai contingenti di polizia, carabinieri e guardia di Finanza mentre tentava di avvicinarsi insidiosamente alla Darsena. Considerati i continui blocchi imposti dai contingenti di ordine  pubblico, i manifestanti hanno tentato di percorrere diverse vie della zona Crocetta disperdendosi in gruppi al fine di creare disagi. Non senza difficoltà, sono stati più volte bloccati dalle forze dell'ordine che sono riuscite poi a ricompattare i diversi gruppi incanalandoli verso il gruppo di circa 600 persone che aveva continuato a rispettare l'itinerario prescritto dal Questore. I manifestanti hanno provocato notevoli e deliberati disagi al traffico e al trasporto pubblico. Alcuni esagitati  hanno addirittura minacciato ignari automobilisti imbottigliati dagli improvvisi blocchi  realizzati in più punti tutti distanti o non coerenti col percorso prescritto.

Minacce e spintoni a due giornalisti. In piazza anche l'ex br Ferrari

Il pomeriggio di protesta, il 16esimo a Milano, è iniziato alle 17.31 in piazza Fontana, quando il corteo è partito in direzione di piazza Duomo. In strada c'erano alcune migliaia di persone, tra cui anche l'ex brigatista Paolo Maurizio Ferrari, già denunciato due settimane fa per manifestazione non autorizzata. Poco prima della partenza due giornalisti di Fanpage sono stati spintonati e minacciati da due manifestanti, che sono subito individuati dalla polizia e accompagnati in Questura. Secondo le prime informazioni, si tratta di due fratelli: uno ha spintonato i giornalisti; l'altro gli si è avvicinato dopo l'arrivo della polizia, e al controllo è risultato sprovvisto di documenti. Per questo, entrambi sono stati accompagnati in Questura. 

 

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