Corso Buenos Aires, parlano i tassisti: "Non ci togliete tutti i parcheggi"

Chiedono di mantenere le loro postazioni sul corso dopo il restyling: sulle vie laterali saremmo invisibili

Rivoluzione in vista in corso Buenos Aires

Rivoluzione in vista in corso Buenos Aires

Milano - ​«Noi abbiamo appreso dalla stampa che per corso Buenos Aires è allo studio un progetto che ne rivoluzionerà la viabilità. Ufficialmente non sappiamo ancora nulla, aspettiamo un confronto con il Comune. La nostra categoria non è stata ancora interpellata, nonostante sia tra quelle maggiormente interessate alla rivoluzione che si prospetta". A parlare è Claudio Severgnini, presidente Tam, Tassisti artigiani milanesi, in merito al futuro restyling di corso Buenos Aires che sta prendendo forma, per disegnare una strada con sempre più spazio per pedoni, bici e monopattini e meno per le auto. Un piano non ancora definitivo e che dovrà tener conto delle necessità di chi vive e lavora nella principale arteria dello shopping cittadina. Abbiamo raccolto le considerazioni di più tassisti, interpellati tra il corso, piazzale Loreto e la stazione Centrale. La sintesi dei commenti? Tutti chiedono una "sistemazione, perché adesso è troppo caotico ed è difficile la convivenza tra più mezzi, motorizzati e non" ma "senza eliminare le postazioni taxi", in particolare all’altezza di piazza Oberdan e piazza Lima. La rivoluzione per adesso solo abbozzata già scatena proteste e divide i cittadini tra chi vorrebbe mantenere lo stato di fatto e chi invece punta al cambiamento. Ecco cosa prevede: in programma, oltre all’allargamento dei marciapiedi con posizionamento di alberature in vaso in alcuni tratti, c’è la conferma delle ciclabili (una pista per senso di marcia); da valutare se da proteggere con un cordolo per evitare la sosta selvaggia dei mezzi motorizzati. E due corsie per le auto, una per senso di marcia. Via tutti i parcheggi.

L’intenzione del Comune sarebbe però quella di recuperarli nelle vie laterali. Secondo indiscrezioni, gli uffici stanno lavorando in particolare per mantenere le aree di carico e scarico merci necessarie per le attività commerciali, gli spazi per gli hotel e le postazioni taxi. Ora Palazzo Marino si sta confrontando con le diverse realtà e categorie che lavorano sul corso. Confcommercio, come spiegato nei giorni scorsi, ha già chiesto modifiche, come il mantenimento di una parte del carico e scarico sullo stradone principale. E di lasciare inalterati gli slarghi di servizio per gli alberghi e i posti per disabili. Oltre che per i taxi. Richiesta che rispecchia anche i desideri dei tassisti. "I posteggi di piazza Oberdan e piazza Lima verrebbero cancellati, secono il piano che al momento sta circolando. Noi non siamo d’accordo", sottolinea Severgnini. L’idea di spostarli sulle vie laterali è bocciata da chi guida le auto bianche "perché l’utenza ci deve vedere: dobbiamo essere immediatamente individuabili, subito visibili. Non è pensabile che i turisti ci cerchino nelle vie laterali: dobbiamo restare lungo il corso. Senza contare che le traverse hanno dimensioni più ridotte e sarebbe anche difficile affrontare le manovre".

Inter vistare i tassisti sul tema, mentre sono al lavoro nella zona interessata, accende subito gli animi. "Il fatto è che si punta a semi pedonalizzare restringendo lo spazio per le auto. Ma le auto private circoleranno comunque e questo porterà a un incremento del traffico. Già adesso si resta imbottigliati, considerando lo spazio striminzito rimasto in carreggiata", è il punto di vista di Ciro Scarpa. "È un disastro – continua il collega Enrico Sacchi –. Corso Buenos Aires è anche un’arteria di scorrimento importantissima, che collega il centro alla periferia, e da quando ci sono le piste ciclabili la situazione viabilistica è peggiorata. Al punto che molti clienti “impongono“ di imboccare strade alternative senza passare dal corso, per la paura di restare imbottigliati".

Altra problematica evidenziata: "Non ci sarà la possibilità di andare a prendere i clienti all’altezza di un determinato numero civico. Perché non ci sarà modo di parcheggiare l’auto". L’auspicio è che si garantiscano le attuali postazioni per la sosta dei taxi, come precisa anche Giuseppe Valentini: "I posteggi per i taxi sono assolutamente da mantenere. E poi bisogna considerare che, anche se si riduce lo spazio per i veicoli a favore di pedoni e bici, la gente comunque continuerà a utilizzare la macchina. E il risultato saranno più ingorghi, traffico e smog". Pure Anna Mantica, al volante di un taxi da 5 anni, si dice "contraria al progetto: una riqualificazione così peggiorerebbe la situazione. Noi forniamo un servizio, non possiamo essere invisibili. E corso Buenos Aires è fondamentale per collegare il centro alla porzione nord-est della città. Prima di prendere decisioni definitive, si ascolti davvero chi vive e lavora in questa zona".

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