Coronavirus, riapertura delle scuole in Lombardia: la decisione è legata ai dati

Attesa per la valutazione dell'effetto delle misure entrate in vigore da domenica in tutta la regione. Determinante il parere di tecnici dell'Iss, epidemiologi e virologi

Un'aula

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Milano, 28 febbraio 2020 - Tra le notizie più attese da cittadini e famiglie della Lombardia c'è la decisione in merito alla riapertura delle scuole in tutta la Regione. L'ordinanza di domenica scorsa ha infatti validità fino all'1 marzo e prevede la "chiusura dei nidi, dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani a esclusione di specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza". 

Quando si saprà se le scuole riapriranno o meno? In Lombardia si naviga a vista. Determinanti saranno proprio i dati dell'emergenza coronavirus. Come spiegato dal Governatore della Regione Attilio Fontana la decisione deve arrivare in accordo con gli esperti: "Abbiamo un incontro oggi proprio con il Ministero e ho chiesto che partecipino i tecnici dell'Iss, epidemiologi e virologi per capire quali sono i loro consigli". Il governatore del Veneto Luca Zaia ha detto che lunedì riaprono le scuole: "Il mio collega Zaia è liberissimo di fare quello che ritiene più opportuno. Io credo che in una emergenza di questo tipo bisogna essere seri: bisogna capire se i tecnici ci dicono tranquilli, il picco si è già avuto, potete correre questo rischio, oppure no", ha aggiunto Fontana.  Infatti, come sottolineato negli scorsi giorni, per valutare l'effetto dell'ordinanza e capire se le restrizioni abbiano o meno portato a un contenimento dei casi, è necessario attendere almeno 6-7 giorni dall'inizio delle misure. Pertanto è probabile che una decisione sulla riapertura o meno delle scuole possa arrivare entro sabato

"Finita la prima settimana, se si decidesse si prorogare per la prossima le misure adottate, si potrebbero mitigare per alcune aree" ha detto Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia. "Oggi avremo un incontro con il ministero, tra oggi e domani si deciderà", ha aggiunto. "Abbiamo chiesto di rallentare la vita sociale ma l'obiettivo era importantissimo. Se riusciamo a contenere la diffusione riusciamo a voltare pagina. Le misure avevano questo obiettivo", ha spiegato, e "sono state prese in sintonia col governo e sulla base di indicazioni dell'Istituto superiore di Sanità". Gallera ha poi ricordando che chiudere locali e musei "è stata una decisione presa non per danneggiare un settore ma per un obiettivo di salute pubblica fondamentale" e ha espresso l'auspicio "che si possano aprire prima possibile musei, cinema e teatri".

Lezioni online

Intanto a Codogno, nel cuore della 'zona rossa' del Lodigiano, si lavora per far proseguire le lezioni a distanza per gli alunni delle scuole elementare e media, nonché per quelli dei tre istituti cittadini, tecnico, professionale e agrario, nel caso venga prolungata la chiusura. 

Podcast ed esami via web per le università

Intanto il rettore dell'università di Pavia, in attesa di sapere quando potranno riprendere le attività didattiche, ha comunicato oggi che "i vari corsi di laurea offriranno il maggior numero possibile di lezioni a distanza, fruibili attraverso lo spazio di e-learning dell'Ateneo". Si tratta di 'podcast' caricati dai docenti e a disposizione degli studenti. Per quanto riguarda l'inizio delle lezioni a distanza, vale il principio già comunicato secondo cui "lunedì 2 marzo iniziano i corsi il cui avvio era previsto il 24 febbraio, mentre inizieranno il 9 marzo i corsi il cui avvio era previsto il 2 marzo. Eccezioni a tale calendario, saranno comunicate dai responsabili dei corsi". Una modalità a distanza (ad esempio attraverso Skype) sarà utilizzata anche per gli esami orali, una settimana dopo la data inizialmente prevista, salvo diversa indicazione del docente. Anche gli esami di laurea si svolgeranno a distanza.

Anche l’Università di Milano-Bicocca utilizzerà la strumentazione già pienamente operativa, per far fronte all’eventuale prosecuzione allo stop delle attività didattiche frontali e comunque per garantire i servizi a tutti coloro che non possono recarsi in Ateneo. A partire da lunedì 2 marzo verranno progressivamente attivate le attività didattiche di tutti i corsi di studio dell’Ateneo sulle piattaforme digitali per la didattica on line. L’interazione studente-docente sarà possibile grazie all’utilizzo della piattaforma per l’e-learning di Ateneo. Gli studenti, collegandosi da casa con il proprio pc o smartphone, potranno seguire le lezioni in streaming o fruire di quelle registrate.

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