Milano, il coronavirus gli brucia entrambi i polmoni a 18 anni: salvato da un trapianto

A inizio marzo il tracollo nel giro di 4 giorni, poi due mesi tenuto in vita dalla macchina Ecmo prima dell'intervento inedito al Policlinico

Il 44enne è stato operato all'ospedale di Circolo di Varese

Il 44enne è stato operato all'ospedale di Circolo di Varese

Milano, 28 maggio 2020 - Il coronavirus gli ha 'bruciato' i polmoni a soli 18 anni. E lui, da ragazzo sano e forte, si è ritrovato nel giro di 4 giorni gravissimo in Rianimazione. Erano i primi giorni di marzo, all'inizio dell'epidemia, quando il Covid-19 era particolarmente aggressivo.

Un incubo durato fino a poche settimane fa quando Francesco diventa protagonista di un trapianto record, eseguito al Policlinico di Milano. Si tenta l'ultima risorsa, quella di donargli dei polmoni nuovi. Dopo oltre due mesi in cui il ragazzo è stato tenuto in vita in circolazione extracorporea dall'équipe di Terapia intensiva cardiochirurgica dell'ospedale San Raffaele, nella tensostruttura provvista di macchina Ecmo, nata per fronteggiare l'ondata di malati Covid dei giorni clou dell'emergenza. Il trapianto è riuscito.

Oggi, informa il Policlinico, Francesco è sveglio, collaborante, segue la fisioterapia e viene lentamente svezzato dal respiratore. "E' la prima volta in Europa per un'operazione di questo tipo", spiegano dall'Irccs di via Sforza. Negli stessi giorni si è svolto un intervento analogo anche in Austria (a Vienna, la scorsa settimana). Ma era una strada praticamente inesplorata, se non in pochi rari casi in Cina. Gli stessi medici lo definiscono "un salto nel vuoto".

La delicata operazione ha ricevuto il plauso del governatore lombardo, Attilio Fontana. "Riuscire a compiere quello che appare quasi un miracolo, in piena pandemia - commenta il presidente regionale- dimostra ancora una volta l'eccellenza della sanità lombarda. Esprimo a nome della Giunta e di tutti i lombardi le più vive congratulazioni a tutta l'equipe del Policlinico di Milano e al Centro Nazionale Trapianti, per essere stati pionieri di una pratica che potrà essere replicata in tutto il mondo, ma soprattutto per aver ridato la vita a questo giovane paziente, colpito in modo drammatico dal virus. A Francesco l'augurio più grande di tornare presto in forze".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro