Coronavirus, l'appello: "I contagi aumentano velocemente, evitate contatti non essenziali"

Il direttore sanitario dell’Ats: il sistema di tracciamento è già in sofferenza e ci sono ritardi nel contattare le persone da mettere in quarantena

Test sierologico

Test sierologico

Milano, 10 ottore 2020 - «Qui a Milano stiamo assistendo a un’accelerazione del contagio che è in proporzione coerente, seppur ancora più piccola, rispetto ad altre regioni. Però c’è. E procede ad una velocità che non fa presagire nulla di buono. Siamo ormai molto superiori a quella “quota 100 positivi“ che manda in sofferenza il sistema di tracciamento. E i servizi stanno già accumulando ritardi perché il numero di persone da contattare e mettere in quarantena è molto aumentato». Sono parole che non necessitano di commento o spiegazione, quelle di Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Città Metropolitana di Milano. 

«La sensazione – prosegue – è che la possibilità di contenere la situazione solo con questo strumento sarà insufficiente. E probabilmente sarà necessario cominciare a ridurre le possibilità di contatto fra le persone con nuovi provvedimenti». A suscitare la preoccupazione del direttore dell’ATS milanese sono, come ovvio, i dati relativi ai contagi da Coronavirus registratisi nelle ultime 24 ore: la metropoli conta 258 positivi e nella sola provincia milanese si concentrano oltre la metà dei nuovi casi lombardi (501 su 983). «Penso che a livello nazionale si stia riflettendo sulla possibilità di adottare provvedimenti più stringenti per tutti. I numeri sono alti. Dalla cabina di regia nazionale emerge che ci sono già segnali di sofferenza nei servizi di tracciamento e Milano è esattamente in questa situazione», fa sapere Demicheli. 

Si sta correndo ai ripari, nel frattempo: «La settimana prossima arruoleremo nel weekend e formeremo una squadra di emergenza», un gruppo di contact tracer che diano man forte a chi già sta lavorando incessantemente. «Stiamo facendo manovre per potenziare il servizio. Penso che a livello nazionale si parlerà anche di coinvolgere altre istituzioni, per esempio la Protezione civile. Temo che siamo già al punto di dover considerare interventi di altra natura perché la tracciatura non sarà potenziata in tempo». 

La visione di Demicheli è che «si debbano ridurre un po’ di occasioni di contatto, quelle più pericolose e meno essenziali. Quindi aggregazioni e attività ricreative di massa. Stiamo vedendo che le occasioni di aggregazione spontanee familiari, come feste di compleanno, anniversari e così via, si stanno rivelando le situazioni più pericolose – dichiara il direttore sanitario dell’ATS –. Bisognerebbe forse in questo momento prendere in considerazione il contenimento di queste attività, così come considerare di limitare le attività extrascolastiche dei figli. Vediamo che un singolo bimbo può riuscire a mandarne in isolamento 60 se frequenta tante collettività, fra palestra, piscina, scherma, musica eccetera. In questo momento – conclude Demicheli – mi sento di fare appello al senso di responsabilità dei cittadini che, sono certo, hanno capito quali sono le situazioni pericolose e bisogna che ciascuno rinunci a un po’ di contatti sociali, a partire dalle cose meno essenziali. Ripeto, anche le feste in famiglia perché si mettono a contatto giovani con anziani che magari se ne stanno più protetti in casa».

La stessa ATS, intanto, ha attivato già da ieri un sistema di autoprenotazione on line dei tamponi richiesti dai medici di base e dai pediatri. Si può accedere al sistema di prenotazione via internet attraverso il link: “https://portaleinformativosalute.azurewebsites.net/index_all.php“. «Chi invece non utilizza internet – si precisa nella nota dell’ATS – verrà chiamato dal call center nel giro di alcuni giorni anche se l’aumento del numero di casi potrebbe rendere più lunga l’attesa». Infine i dati completi relativi alle ultime 24 ore: i tamponi effettuati in Lombardia sono saliti a 25.623, con 983 casi positivi (3,8%). Tra i positivi 77 sono “deboli“ e 11 rinvenuti a seguito di test sierologico. Sono 260 i dimessi e si è avuto un decesso, mentre i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati a 44. I ricoveri ordinari sono 10 in più, 371 totali.

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