
"L’orgoglio di essere una comunità è il monumento più bello che ogni città possa desiderare". L o ammette il sindaco Marco Ballarini che ha appena donato alla città un nuovo elemento di riconoscimento. Si tratta di una scritta lunga una decina di metri collocata lungo via 25 Aprile, davanti a villa Pagani. E che di notte viene illuminata. "#Corbetta", dove la o diventa però un cuore rosso vivace in una scritta bianca. "Questa scritta è un’altra iniziativa che abbiamo voluto realizzare per rendere omaggio alle nostre radici, alla nostra città, sperando che un giorno appena questa pandemia sarà finita possa essere visitata dai nostri cittadini e da chi verrà a visitare Corbetta" ha aggiunto Ballarini.
"Nella tristezza, nella disperazione e nella rabbia il mondo intorno a noi inaridisce, si svuota di colori, si oscura la speranza e iniziamo a percepire tutto come lontano da noi. Ma quando c’è gioia.. il mondo diventa luminoso e sgargiante" aggiunge. Tristezza e disperazione, per molti, in questi mesi di pandemia. La gioia la si trova però nel sorriso delle tante persone che si stanno impegnando nel portare aiuti e nel non fare mai sentire soli chi vive momenti di difficoltà e solitudine. Proprio a villa Pagani c’è un centro operativo per i tamponi gestito anche con i volontari. E’ la seconda struttura che, nello spazio di pochi mesi, Ballarini ha realizzato. La prima, in occasione della Festa del Perdono (quest’anno fatta slittare da maggio a settembre), è la figura di un’asina collocata sulla prima rotonda della statale che si incontra entrando a Corbetta da ovest. Rappresenta l’asina Betta, quella che la tradizione orale racconta si sia fermata proprio qui sulla strada per Novara quando Ambrogio, che non voleva diventare vescovo di Milano, stava cercando di fuggire da Milano. Ma Betta, arrivata qui, non volle più proseguire. G. Ch.